Uno spiegamento di forze non indifferente quello sceso in campo ieri sera per portare a termine tre perquisizioni alla ricerca di sostanze stupefacenti all’interno di altrettanti appartamenti finiti, da tempo, sotto la lente di ingrandimento degli uomini in divisa. Tutto faceva pensare che i proprietari avessero messo su un’attività di spaccio in casa. I militari, per avvalorare i loro sospetti, hanno raccolto diversi ‘indizi’ in questo periodo fino a ieri sera, quando hanno deciso di passare all’azione. Non prima però di avere la ‘disponibilità’ di un cane antidroga.
E così, i militari dell’Aliquota operativa della Compagnia di Campi Salentina, in collaborazione con un’unità cinofila dei carabinieri di Modugno e degli uomini delle Stazioni di Leverano, Novoli e Carmiano, hanno bussato alla porta delle abitazioni ‘interessate’ dal controllo. In due su tre, il cane ha fiutato l’odore delle sostanze stupefacente, ma solo nell’appartamento di Giuseppe Cagnazzo, 41enne di Leverano è stato trovato un panetto di circa 65 grammi di hashish. La droga era nascosta in un vano ricavato nel sedile passeggero del maggiolone parcheggiato nel garage di casa. Nel cassetto del comodino nella camera da letto, invece, sono spuntati fuori diversi articoli solitamente usati per il confezionamento: bustine, nastro, forbici e taglierino.
Cagnazzo, volto già noto alle forze dell’ordine, dopo le formalità di rito, è stato riaccompagnato a casa dove si trova ora in regime di arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il dott. Arnesano.
Nell’altra abitazione, invece, non è stato possibile trovare la sostanza, ma se il cane l'aveva fiutata vuol dire, molto probabilmente, che ci era passata pochissimo prima.