Con la luce del telefonino in sala operatoria a Galatina, consegnata in Asl la relazione d’inchiesta


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Quando si tratta di disguidi in Sanità, di notizie gravi che giungono alla ribalta della cronaca, inevitabile è l’apertura di un' inchiesta dapprima interna, di un iter istruttorio volto ad accertare eventuali responsabilità.
 
Dopo quanto venuto alla luce a Luglio scorso sul caso dell’ospedale di Galatina, oggi la Asl comunica che è stata consegnata in via riservata alla Direzione Generale la relazione della Commissione d'inchiesta interna istituita per chiarire le circostanze del caso di stampa, riguardante l'uso dello smartphone come fonte illuminante in una sala operatoria di Galatina con lampada scialitica guasta da tempo.
 
A quanto emergerebbe dalle deposizioni e dalle prove tecniche sul campo, pare che "…la luce prodotta dalla torcia dei telefoni cellulari non apporta alcun vantaggio in termini di illuminazione del campo operatorio sia tenendo la lampada scialitica portatile accesa, sia a scialitica spenta". Insomma, le dichiarazioni acquisite dagli operatori confermerebbero non solo l'inutilità, ma anche l'inutilizzo in sala dell'improprio dispositivo.
 
La ricostruzione dell'episodio, risalente al 23 luglio scorso e già oggetto di approfondimenti in sede medico-legale, sembrerebbe poggiarsi su lacune mnemoniche e versioni contraddittorie.
Il riserbo istruttorio mantenuto fino ad ora è dovuto alle inevitabili conseguenze disciplinari e penali che verrebbero alla luce.
 
Ad oggi, però, alla Asl di Lecce preme sottolineare che “accanto all'aspetto della presenza impropria del telefonino in sala operatoria vi è quello della mancata sostituzione della scialitica fissa guasta da diverso tempo nella terza sala dell'ospedale di Galatina. La ricostruzione dell'intero iter, a cura della Direzione Strategica, ha permesso di appurare che la segnalazione della irreparabile rottura dell'importante elettromedicale risale a febbraio 2013 e che solo un anno dopo la necessità è diventata una dettagliata e articolata richiesta inoltrata da Galatina agli uffici centrali della Asl. Questa direzione strategica, informata a maggio 2015 dell'assenza della scialitica, ha provveduto all'acquisto perfezionatosi nei giorni scorsi”.
 
Da qui la situazione si complica ulteriormente all’interno dell’Azienda Sanitaria leccese poiché è risultato necessario anche un approfondimento disciplinare per il mancato acquisto della scialitica fissa, sostituita provvisoriamente da una portatile.
 
Al momento non è stata ancora consegnata alla Asl la relazione del NAS, con i cui ufficiali, nei giorni scorsi, la Direzione si è aggiornata verbalmente e con scambio reciproco di documentazione.
 
Come spiega in una nota il dirigente Asl, Giovanni GorgoniIl blocco operatorio di Galatina, al pari degli altri della Asl, è stato oggetto di verifica straordinaria dello stato a norma, disposta a fine luglio dalla direzione strategica: diversi acquisti sono già stati autorizzati e si è in attesa del piano delle prescrizioni redatto dal dipartimento di prevenzione”.
 
Successivamente i risultati dell'istruttoria saranno trasmessi al Ministero della Sanità per il tramite degli uffici della Regione.