Tre ‘storie’ differenti, tre comuni diversi del Salento, stesso epilogo per tre persone per cui si sono aperte nei giorni scorsi le porte di Borgo San Nicola.
In particolare, a Matino gli uomini in divisa hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della Repubblica di Lecce nei confronti di Said Ait Faria, marocchino 39enne, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti commesso nel 2014. L’uomo balzò agli onori della cronaca quando fu bloccato a bordo della sua AudiA4 mentre a tutta velocità percorreva via Lequile. Aveva due panetti di hashish del peso di circa 950 grammi nascosti nel vano motore. Dopo le formalità di rito, il 39enne è stato accompagnato a Borgo San Nicola dove dovrà scontare una pena residua di 3 e 8 mesi, nonché il pagamento di 17.000 euro di multa.
A Supersano, i carabinieri della Stazione di Ruffano hanno stretto le manette ai polsi di Daniele Rocco Marra, 39enne del posto ottemperando al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce. L’uomo condannato per lesioni, minaccia e appropriazione indebita nei confronti della ex convivente, avvenuti nel lontano 2007, è ricaduto nello stesso “errore” il primo luglio di quest’anno quando ha minacciato e provocato lesioni ad altre persone. Tanto è bastato all’Autorità Giudiziaria che ha incaricato gli uomini in divisa di ‘accompagnarlo’ presso la Casa Circondariale dove sconterà la pena che gli è rimasta.
A Taurisano, i militari della locale stazione hanno eseguito un decreto di sostituzione dagli arresti domiciliari alla custodia cautelare in carcere emesso dalla 1° Sezione Penale del Tribunale di Lecce nei confronti di Francesco Piccolo, 39enne. L’uomo era sottoposto alla misura cautelare per aver commesso nel 2014 atti persecutori e maltrattamenti nei confronti della ex convivente e dei suoi familiari. Ora, invece, è stato segnalato dalle Forze di Polizia del posto per aver violato le prescrizione imposte. In altre parole si è allontanato più volte dalla Comunità dove era domiciliato. Dopo le operazioni di rito, l’arrestato è stato accompagnato in carcere.