L'emergenza incendi è sempre più elevata – specie in questo periodo “caldo” – e la carenza di personale specializzato è troppo spesso sopperita dai volontari, ma anche dalle altre forze di Polizia che s'improvvisano pompieri. Anche perché i vigili del fuoco presenti sul territorio si rivelano, ogni stagione estiva, numericamente insufficienti. A Gallipoli è stato appiccato, purtroppo, uno dei soliti roghi ai margini della città. Comprensibile che l’atto incendiario poteva trasformarsi in tragedia non vi fosse stato il provvidenziale intervento di tre agenti. A segnalarci l’episodio di cronaca, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.
Tre ettari di territorio circa interessati dalle fiamme, che hanno lambito le case presenti tra le vie 8 marzo, via Pasolini e via Zacà, alimentate da un forte vento al punto da raggiungere le dimore di alcune persone. In una di queste, oltretutto, vivono una donna e la propria figlia di sei anni, entrambe salvate dai poliziotti accorsi mentre la prima tentava di difendere dalle fiamme le proprie abitazioni. Grazie al cielo, il tempestivo intervento delle forze dell’ordine – che nel frattempo invitavano i cittadini a lasciare le loro case ed a far desistere alcune nel proseguire nei tentativi di spegnere l'incendio – ed il successivo arrivo dell'ambulanza del 118 (per la prima cura dei sintomi da intossicazione) ha evitato il peggio.
Resta il fatto che uno degli agenti – peraltro, tutti impegnati a tentare di arginare le fiamme nell'attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco – ha accusato anch'egli un lieve malore. Insomma, l'ennesimo atto di coraggio da parte di chi quotidianamente è impegnato a proteggere il territorio e i cittadini, mentre lo Stato continua a rimanere latitante in quella, della stagione degli incendi, che costituisce un'emergenza che dura da anni.
Fatto, tra le altre cose, denunciato più volte dal CONAPO Lecce, il sindacato dei “caschi rossi” salentini.