Sono accusati dai carabinieri per l’incendio di due automobili, avvenuto lo scorso 6 ottobre, a Roteglia di Castellarano (provincia di Reggio Emilia). Le ipotesi dei militari – secondo quanto riporta “Il Resto del Carlino” – si concentrano su due fratelli originari del Salento e abitanti nel territorio emiliano. Entrambi sono stati raggiunti ieri da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Angela Baraldi su richiesta del Pm Stefania Pigozzi.
Stando alla ricostruzione investigativa, avrebbero appiccato il fuoco sia ad una vettura intestata ad un’azienda di Castellarano, sia ad un altro mezzo del legale rappresentante della medesima attività. Sempre in base alle indagini effettuate dei carabinieri, lo avrebbero fatto per costringere la parte offesa a non assumere più commesse da un’azienda del distretto ceramico, il tutto a vantaggio della ditta nella quale i due lavorano.
Se i fatti siano andati davvero così, lo stabiliranno solo più avanti le autorità competenti in materia. Fatto sta che adesso dovranno difendersi nelle sedi opportune dalle accuse mosse nei loro confronti.
L’incendio dei due veicoli – si legge sempre sul quotidiano nazionale “Il Resto del Carlino” – provocò un notevole allarme, oltre che seri danni, allo stabile residenziale entro cui erano in sosta. Repentino fu l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che evitò il propagarsi delle fiamme.