Non c’è pace per il Salento e per i Vigili del Fuoco “costretti” a correre di notte e di giorno per spegnere gli incendi che, in molte occasioni, hanno distrutto il paesaggio e cancellato interi uliveti. L’ultima chiamata è di questa mattina. Più squadre di caschi rossi si sono precipitate nella zona di Parco del Rauccio, dove le fiamme rischiano di prendere il sopravvento alimentate dal forte vento di tramontana che sta soffiando in queste ore. Ci vorrà del tempo per domare il fuoco e la speranza è quella di riuscire a “contenere” il rogo prima che si propaghi ancora.
Non è il primo incendio, come detto. Nelle scorse ore. I vigili del fuoco sono stati impegnati in più punti da Tocche Chianca, a pochi passi di Tenuta Monacelli a Roca. Solo nel mese di maggio sono state 400 le richieste di intervento. Un numero che rende bene il problema. Non si contano più, invece, gli alberi carbonizzati nelle campagne abbandonate. Una volta spente le fiamme, resta un paesaggio quasi spettrale e un danno, anche di immagine, difficile da quantificare. E l’amarezza di dover assistere ogni anno ad un fenomeno vecchio, ma mai risolto.
“Brucia” anche Porto Badisco
Stessa scena qualche chilometro a sud, a Porto Badisco. Anche in questo caso il vento di tramontana ha alimentato le fiamme. Per spegnerle è stato necessario l’intervento di due canadair.