Incendio di Porto Badisco e ‘l’imbuto della paura’. Continuano le operazioni dei Vigili del Fuoco, tanta paura ma nessun ferito


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Le immagini dei bagnanti in fuga da Porto Badisco per il terribile incendio di pineta e macchia mediterranea partito dai Canaloni e che in brevissimo tempo ha raggiunto il borgo sono impresse ancora negli occhi di tutti.

L’imbuto della paura che si è creato nei pressi dei parcheggi con una scenografia alle spalle fatta di fiamme alte spinte dal vento era disegnato sul volto di chi, asciugamani e borsa da mare a tracolla, cercava di mettersi al sicuro.

A distanza di qualche ora i luoghi, che non hanno registrato morti e feriti grazie al pronto e meassiccio intervento dei Vigili del Fuoco e degli uomini della Protezione Civile, (impegnata con ben 9 squadre) parlano il linguaggio degli scenari che seguono al fuoco divoratore.

A Porto Badisco è dal pomeriggio di ieri che il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce è impegnato nelle operazioni di spegnimento del terribile incendio. Le operazioni di spegnimento sono state difficoltose dalla zona impervia e con costoni a picco verso il mare.

Sul posto, a coordinare le operazioni di spegnimento, il Direttore Tecnico dei Soccorsi dei Vigili del Fuoco (DTS), 2 Direttori delle Operazioni di Spegnimento VF (DOS), 1 Unità di Crisi Locale VF (UCL), 5 squadre operative VF, 2 supporti VF con autobotte e squadre dell’Arif e della Protezione Civile.

Fondamentale il lavoro anche degli uomini e delle donne dei Carabinieri, della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani che hanno interdetto il tratto di strada che collega Porto Badisco a Santa Cesarea Terme.

I Vigili del Fuoco hanno impedito che le fiamme, alimentate dal forte vento di tramontana, coinvolgessero le abitazioni vicine all’area andata a fuoco ed a due strutture ricettive (il residence La Fraula di Santa Cesarea Terme e il Villaggio “Le Capase”). Per uno dei due, in via precauzionale, si è reso necessaria l’evacuazione dei 32 ospiti.