Inchiesta “Twilight”, cade il reato associativo: archiviate le posizioni dei De Lorenzis


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Dopo la chiusura della maxi inchiesta “Twilight” su di un imponente giro di usura, estorsioni, spaccio di droga e rapine, arriva l’archivazione per numerosi indagati. Il gip Cinzia Vergine, nelle scorse ore, ha emesso il decreto, accogliendo la richiesta avanzata da pm Valeria Farina Valaori che escludeva il reato associativo.

Quest’ultima sostiene “gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non appaiono idonei a sostenere l’accusa in giudizio“. E poi, “ogni protagonista della vicenda opera ed agisce nel proprio esclusivo personale interesse“. E conclude il pm: “ogni segmento dell’attività illecita risulta estraneo ad un organizzazione di mezzi condivisi e strutture logistiche comuni”.

Inizialmente, il pm aveva notificato l’avviso di conclusione delle indagini a ben 116 persone, tra cui comparivano le 23 persone arrestate nel novembre del 2016.

Dopo l’istanza della Procura, il gip ha disposto l’archivazione, tra gli altri, per i fratelli Pasquale, 46 anni e Saverio De Lorenzis, 43enne di Racale, entrambi difesi dall’avvocato Gabriella Mastrolia.

Archiviata anche la posizione dell’avvocato Benedetto Scippa che rispondeva di favoreggiamento personale. È difeso dal legale Giuseppe Corleto. Stesso discorso per due funzionari di banca e altrettanti commercialisti.

Ricordiamo che, nel novembre di quattro anni fa, vennero sgominati tre gruppi ritenuti vicini alla Scu: Persano, Caroppo e Briganti.