Youtuber, youcretini, youdelinquenti…aveva titolato Leccenews24 all’indomani dell’incidente di Casal Palocco a Roma nato da una challenge per il web che aveva provocato la morte di un bambino. Ovviamente in molti nelle nostre pagine social avevano commentato sottolineando non solo la ‘diabolicitá’ dello strumento ma anche l’inadeguatezza delle nostre famiglie nell’insegnare educazione, rispetto e valori ai nostri figli. Giusto! È sbagliato, infatti, dare la colpa soltanto ai social. La responsabilità è sempre personale.
Dopo il grave episodio di Roma, allora ritorniamo sull’argomento guardandolo da un altro punto di vista come è giusto fare per tutte le analisi di fenomeni complessi. Occorre forse ristabilire il senso delle cose e riportare l’accaduto sotto il punto di osservazione più corretto. Non tutti inseguono i like a scapito della legge e del prossimo.
Non si muore per colpa di internet, e nemmeno per colpa delle automobili. Non tutti i giovani sono perduti, non tutti i politici sono disonesti, non tutti i tedeschi durante il Nazismo erano criminali. La cosa più inaccettabile è passare dal definito all’indefinito, troppo facile, troppo stupido.
Non sono i social network il problema ma l’uso che ne fanno alcuni, la morbosità dell’utilizzo e la mancanza di rispetto delle regole. L’incidente in questione è avvenuto perché qualcuno ha superato il limite, contravvenendo alle norme del codice della strada.
È un problema innanzitutto di legalità e poi di educazione. Non è vero che tutti i giovani sono orientati al nichilismo, non tutti sono ostinatamente trasgressivi, non tutti concepiscono la libertà a proprio uso e consumo.
Ci sono ragazzi splendidi (i giovani volontari che si sono mossi in Emilia Romagna dopo l’alluvione ce lo ricordano) , impegnati, che investono il loro tempo in iniziative benefiche e in percorsi di istruzione, ragazzi generosi e altruisti, quelli che stanno attenti a non esagerare e quelli che non si sognano minimamente di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici. Ci sono giovani che non si drogano e che non bevono.
Fare di tutta l’erba un fascio è un esercizio tipico delle persone pigre che non hanno il tempo e la voglia di riflettere e di ragionare. Le persone serie pensano e agiscono di conseguenza, senza lanciarsi in valutazioni a caldo, sbrigative e frivole.
Siamo tutti diversi, il grado di responsabilità e di cultura civile di ognuno di noi fa la differenza. Sempre.
