
Hanno preso il via, questa mattina, gli accertamenti per far luce sull’incidente mortale del 21 febbraio scorso, in cui ha perso la vita il driver salentino Mattia Ottaviano.
L’ingegnere Lelly Napoli, nominato dal pm Alessandro Prontera, alla presenza dei consulenti di parte del collegio difensivo, ha dato il via alle operazioni peritali, presso la depositeria giudiziaria di Gallipoli, dove si trovano, dopo il sequestro delle settimane scorse, la moto Ducati Panigale guidata da Ottaviano e l’auto Porsche Panamera condotta dall’altro driver, che sono stati analizzate per verificarne il buon funzionamento. Inoltre, verranno esaminati i telefonini e i dispositivi informatici.
Nella giornata di domani è previsto il sopralluogo sulla pista di Nardò, per ricostruire la dinamica dell’incidente, anche con l’utilizzo dei droni.
Entro il termine di 60 giorni, il consulente della Procura dovrà completare l’analisi dei mezzi coinvolti ed individuare il punto d’urto dell’incidente, con l’ausilio delle immagini video della pista di Nardò.
Va detto che sono indagati in dodici. Si tratta dei vertici della società Nardò Technical Center e dei preposti alla gestione della pista che rispondono come atto dovuto di omicidio stradale o colposo e la stessa Ntc per un illecito amministrativo.
Gli indagati, sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Gianluca D’Oria, Francesco Tobia Caputo, Francesco Galluccio Mezio, Francesco D’Alessandro, Benedetta Venturato, Alessandro Varvaressos, Ennio Alagia, Alain Maria Dell’Osso, Elio Gianangeli, Federico Consulich, ed hanno nominato come propri consulenti tecnici di parte: Alfonso Micucci, Paolo Dal Cecco, Massimiliano Bursomanno, Pierangelo Adinolfi.
I familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Giuseppe Bonsegna, Giulia Bonsegna e Cinzia Stefanizzi, si sono affidati come consulenti, agli ingegneri Luigina Quarta ed Antonio Vernaleone.
Il drammatico incidente è avvenuto il 21 febbraio scorso. Mattia Ottaviano, 36 anni di Tuglie, driver di una ditta esterna, era alla guida di una moto Ducati Panigale in fase di collaudo, attorno alle dieci, all’interno dell’impianto automobilistico di proprietà Porsche ubicato a Nardò al confine con Porto Cesareo.
La Ducati Panigale si è scontrata con la Porsche Panamera condotta da un altro driver, presumibilmente a causa di un tamponamento fra la moto condotta da Ottaviano e l’auto che si trovava avanti a lui, lungo la stessa corsia di marcia. Per il 36enne di Tuglie non c’è stato niente da fare.
Ora si attendono gli esiti della consulenza tecnica disposta dalla Procura.