Avrebbero “truccato” i voti conseguiti durante l’anno scolastico e sette studenti di un liceo scientifico di Lecce, risultano adesso indagati.
I loro nomi sono confluiti in un avviso di conclusione delle indagini, a firma del pubblico ministero Anna Carbonara della Procura per i Minorenni.
Rispondono delle ipotesi di reato di accesso abusivo a sistema informatico e falso materiale.
Secondo l’accusa, tra dicembre 2017 e maggio del 2018, gli studenti all’epoca dei fatti 16enni, avrebbero modificato i voti relativi a prove scritte e orali (anche di altri compagni), contenuti nel registro di classe elettronico, introducendosi abusivamente nel sistema, protetto dal sistema di sicurezza.
Il piano sarebbe stato messo in atto, in ben 67 occasioni, utilizzando spesso il computer di casa e inserendo l’account dei loro professori. Gli studenti avrebbero utilizzato tale escamotage per “migliorare” il proprio rendimento scolastico, ma ovviamente solo sulla carta.
Tali piccole modifiche (per non creare sospetti) apportate anche da studenti che avevano voti alti, alla lunga, non sono passate comunque inosservate, alimentando perplessità tra il corpo docente. E alla fine, l’istituto scolastico si è rivolto alla Procura per i necessari accertamenti informatici.
Nei mesi scorsi, gli studenti sono stati sentiti dalla polizia giudiziaria e alcuni di loro hanno ammesso gli addebiti, specificando di avere scaricato un programma da internet, per accedere al sistema.
Il collegio difensivo
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Umberto Leo, Angelo Vetrugno, Luigi e Roberto Rella, Mauro Cramis, Antonila De Pandis, Francesca Manta, Stefania Mangiulli, Ilario Manco.
Entro i prossimi venti giorni potranno produrre memorie difensive e chiedere l’interrogatorio per i propri assistiti.