Indagati cinque medici per la morte di Emanuele, il 25enne di Novoli


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Si tratta di un atto dovuto anche e soprattutto in vista dell’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore sul corpo di Emanuele Levante, il 25enne di Novoli che sabato mattina ha perso la vita in circostanze ancora tutte da chiarire. Al momento sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati: si tratta del medico del pronto soccorso che ha visitato il giovane venerdì pomeriggio, il collega del 118, intervenuto nell’abitazione di via Trieste il giorno successivo, quando ormai la situazione era precipitata; il medico di turno del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, presente quando il 25enne è arrivato al nosocomio in condizioni ormai disperate, quando ormai non c’era più nulla da fare, del cardiologo e infine del rianimatore.    
 
Il sostituto procuratore, Maria Vallefuoco ipotizza per tutti l’accusa di omicidio colposo. Una cosa è certa: come invocato a gran voce da papà Maurizio, da mamma Anna Rosa e dai tre fratelli – Costantino, Marco e Raffaele – che chiedono soltanto di conoscere la verità, l’inchiesta proverà a ricostruire quei drammatici momenti ed a stabilire quali possano essere state le cause della morte del 25enne.
 
Che sia stata una reazione allergica all’antidolorifico che gli è stato somministrato per il dolore alla gamba sinistra, ipotizzando uno strappo muscolare forse per un movimento sbagliato durante il lavoro? Oppure i motivi del decesso devono essere cercati altrove? Domande che aspettano solo di ricevere una risposta.
 
Intanto i familiari, assistiti dagli avvocati Francesco Spagnolo e Francesco Fasano, hanno presentato una seconda denuncia per i presunti ritardi nei soccorsi dell’ambulanza giunta a Novoli dall’ospedale di Campi alle 08.19 dopo 18 minuti dalla chiamata fatta alle 08:01.
 
Acquisite le cartelle cliniche, nelle prossime ore, verrà conferito ad un medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia. Dall’esame potrebbero arrivare le prime certezze.