L’ex sindaco di Sogliano Cavour Paolo Solito ha negato in aula i presunti accordi illeciti con il boss del paese per ottenere voti. Nella mattinata di oggi, dinanzi al collegio della prima sezione penale (presidente Fabrizio Malagnino) è stato ascoltato Paolo Solito, come testimone della difesa, ma indagato in un procedimento connesso per concorso esterno in associazione mafiosa, per il quale è assistito dall’avvocato Fritz Massa. L’ex primo cittadino ha respinto le accuse del collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci rivolte a lui ed all’ex vicesindaco, Luciano Biagio Magnolo. Quest’ultimo è imputato nel processo in corso, per concorso esterno in associazione mafiosa.
Cianci, assistito dall’avvocato Sergio Luceri, nell’udienza del dicembre dello scorso anno aveva sostenuto di aver ricevuto dal sindaco Solito la promessa del versamento di 30mila euro per sostenere lui e l’ex vicesindaco Luciano Magnolo in campagna elettorale. Inoltre, aveva affermato di avere ottenuto per interposta persona, la concessione di un ristorante da gestire attraverso un prestanome. E aveva dichiarato che Solito avrebbe favorito alcuni suoi parenti nell’assegnazione di case popolari. Inoltre, si sarebbe rivolto a lui, per il pagamento di bollette di gas, luce e spazzatura in favore di persone a lui vicine e per sussidi, anche in contanti, in favore di vari soggetti. Il pentito ha poi parlato di agevolazioni ottenute per organizzare la “Sagra delle Friseddhe, Purpette e Vino” nel 2016. E ha poi riferito che per posizionare gli stand al di sotto del palco predisposto per i festeggiamenti della Notte della Taranta, non avrebbe pagato alcuna tassa di occupazione.
Cianci ha poi riferito che Luciano Magnolo gli avrebbe consegnato la somma di 5.000 euro (mai restituita), che avrebbe utilizzato per concedere prestiti ad usura a vari commercianti del posto. Il pentito ha sostenuto inoltre di essere a conoscenza che Magnolo e Solito inviavano il “pensiero” ai Coluccia .
Tali accuse come detto sono state respinte ieri, in aula, da Solito che ha risposto alle domande dell’avvocato Giuseppe Bonsegna, difensore di Magnolo, e del pm Carmen Ruggiero.
Tra gli imputati compaiono anche Antonio Coluccia, 63 anni di Galatina, ed altri cinque persone.
Il nuovo collaboratore di giustizia
Ed in una scorsa udienza il pm Ruggiero ha depositato i verbali del neo pentito Gerardo Dino Coluccia. I giudici (presidente Fabrizio Malagnino), hanno accolto la richiesta del pm di ascoltare in aula il collaboratore di giustizia, l’8 febbraio prossimo.
L’indagine Contatto ha consentito di disarticolare un’associazione mafiosa facente capo al clan “Coluccia” di Noha-Galatina .Ricordiamo che a seguito dell’inchiesta, il Comune di Sogliano Cavour è stato sciolto per infiltrazioni mafiose dal Consiglio dei Ministri e poi commissariato. Dopo le elezioni del settembre del 2020 è stato eletto il nuovo sindaco.