Pensavano di farla franca, ma la fuga non è riuscita come speravano. Un inseguimento per le vie del centro di Lecce, una scena tutt’altro che usuale. Protagonista di questa corsa dalla Polizia è una Fiat 500 rossa con a bordo 3 persone. Nella tarda mattinata di ieri, una delle volanti della Polizia è stata insospettita dal comportamento delle tre persone a bordo dell’auto rosso, all’altezza di viale Lo Re, in direzione viale Gallipoli. Il conducente della Fiat, infatti, per eludere i controlli della Polizia, ha accelerato bruscamente e zigzagando pericolosamente nel traffico. Subito dopo la Fiat 500 ha imboccato viale dell’Università, incurante dei pedoni costretti a saltare sui marciapiedi per trovare riparo.
Dopo una serie di sorpassi azzardati e pericolosi, la Fiat 500 è stata costretta a fermarsi a causa di altri veicoli fermi ad un semaforo rosso. È così che i poliziotti sono scesi dalla volante, per tentare di bloccare i fuggitivi, senza successo. Con una manovra improvvisa, infatti, l’auto dei fuggitici è salita sul marciapiede, ha invertito il senso di marcia e ha proseguito sempre sul marciapiede dove ha anche urtato uno dei poliziotti scesi dalla volante, ferendolo al ginocchio. Non è mancato nemmeno il panico tra i pedoni.
La fuga continua in direzione Brindisi
Nel frattempo, le altre volanti della Polizia sono intervenute per cercare di bloccare eventuali vie di fuga. La Fiat 500, sempre inseguita a brevissima distanza, dopo aver percorso via Taranto e compiendo sorpassi a destra e a sinistra, ha svoltato a folle velocità in via Risorgimento per poi imboccare la rampa di accesso della SS613 direzione Brindisi.
Una volta sulla SS613, sempre inseguita dagli agenti, ha ripreso lo svincolo, ritornando in via Risorgimento in direzione di via della Repubblica dove, al centro della carreggiata l’attendeva un’altra volante. Con la strada sbarrata, dunque, i fuggitivi imboccano nuovamente la SS613, ripetendo la manovra precedente e imboccando nuovamente lo svincolo per via Risorgimento, dove questa volta ad attenderli c’erano due volanti.
Il conducente, nonostante ciò, ha continuato imperterrito la sua folle corsa, puntando sulle volanti della Polizia, i cui autisti, per evitare un violento impatto, sono stati costretti a liberare velocemente la via. La Fiat 500, quindi, ancora una volta imboccava nuovamente la rampa di accesso della SS613, in direzione brindisi, inseguita da un’altra pattuglia. In questo frangente, i poliziotti in quel momento all’inseguimento dei giovani, hanno notato che era stato lanciato fuori dal finestrino un involucro che rotolava al margine della strada. Dalla SS613, a folle velocità, la Fiat 500 ha imboccato via San Nicola e ha proceduto pericolosamente per le vie del quartiere.
Dopo aver percorso via G. Salvemini, con le Volanti poste all’inseguimento, la Fiat 500 ha impegnato la rotatoria nei pressi della piscina Out Line, imboccando poi la strada che conduce su via Adriatica, dove è stata affiancata da una delle volanti. Il conducente ha azzardato una svolta a sinistra verso Torre Chianca ma, a causa della velocità, ha perso il controllo ed è andato a sbattere contro la segnaletica stradale. Qui, raggiunto e affiancato da una volante, nel tentativo di proseguire la fuga, l’ha speronata, ma la differenza di peso dei due veicoli ha determinato la fine della folle corsa dei tre anche perché, nel frattempo, un altro equipaggio si era posto davanti al veicolo impedendogli qualsiasi manovra.
La corsa finisce
All’interno dell’auto c’erano tre giovani: alla guida G. M., 24 anni leccese; accanto al guidatore S. M. 24 anni leccese; dietro, una ragazza di 22 anni. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di rinvenire all’interno del posacenere della Fiat 500, che era stata noleggiata, la somma di euro 200,00 suddivisa in banconote di diverso taglio, inoltre, gli agenti ripercorrendo la rampa dove era avvenuto il lancio dell’involucro, recuperavano l’involucro che conteneva tre dosi di marijuana.
I due agenti feriti, invece, sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Alla luce di quanto emerso i due fermati venivano condotti agli arresti domiciliari per resistenza a P.U., lesioni personali, danneggiamento aggravato, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, in concorso con la ragazza che veniva indagata in stato di libertà per gli stessi reati.