Restano in carcere per il tentativo di furto del bancomat dell’ufficio postale di Via Archita da Taranto a Lecce.
A.G.P. 55enne di Foggia e G.O. 39enne originario di Manduria sono stati interrogati in mattinata, dinanzi al gip Maria Francesca Mariano e hanno confessato, sottolineando di aver agito spinti dalla disperazione per difficoltà economiche. Sono difesi rispettivamente dagli avvocati Roberto Tarantino e Ivan Feola.
Invece, è stato rinviato l’interrogatorio di I. L., 42enne della provincia di Potenza. I tre indagati rispondono delle accuse di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato, detenzione e porto in luogo pubblico di armi ed esplosivo.
Il gip ha convalidato l’arresto ed ha applicato la misura del carcere per i gravi indizi di colpevolezza.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, il furto doveva essere effettuato grazie all’esplosione di un ordigno rudimentale nel cuore della notte. La bomba esplosa alle 3:30 del 21 maggio, aveva distrutto due auto parcheggiate nelle vicinanze e creato tanta paura nei residenti.
Gli Agenti della Polizia di Lecce e i Carabinieri, intervenuti a seguito di una segnalazione, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, O.G. ed L.I.
Il terzo complice, è stato tratto arrestato successivamente, dopo un inseguimento.