C’è stata una nuova intimidazione nei confronti della gip del Tribunale di Lecce, Maria Francesca Mariano. La giudice, va detto, da tempo è sotto scorta per una lunga serie di minacce ricevute. Intorno alle ore 15 di ieri, all’interno del cimitero comunale di Galatina, la testa mozzata di un capretto e un coltello insieme ad un biglietto, dai toni intimidatori, sono stati rinvenuti in un vaso, nei pressi della tomba del padre.
A fare la macabra scoperta è stata la stessa giudice, che si era recata sul posto per una visita privata ed è stata attirato dall’odore nauseabondo. Avvicinatosi alla tomba, ha notato la testa dell’animale adagiato sulla lapide. Immediato è stato l’intervento degli agenti del commissariato di Galatina, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini. L’episodio è oggetto di approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria ed oggi è prevista una riunione d’urgenza in Prefettura.
Ricordiamo che non si tratta del primo episodio di minacce. La gip Maria Francesca Mariano e la pm antimafia Carmen Ruggiero sono state in passato destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte e quest’ultima anche di un tentativo di aggressione durante un interrogatorio. Prima ancora, nel febbraio dello stesso anno, una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto su cui era scritto “Così”, fu lasciata davanti alla porta dell’abitazione della giudice Mariano.
Infine, nell’ottobre del 2024, all’interno di un’aula dove si sarebbe dovuta svolgere un’udienza, era stato rinvenuto un ritaglio di giornale riguardante un’inchiesta. In quell’occasione, intorno alla foto della giudice Mariano, era stata disegnata una bara.