Ennesimo capitolo di una vicenda, o meglio, di una strada che vuol proprio decollare. Alcuni stralci relativi alla documentazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sono stati diffusi. Ed emerge che le polizze assicurative depositate da Matarrese Srl e Coedisal ad Anas nell’aprile 2015 – a titolo di premessa indispensabile per aggiudicarsi l’appalto revocato da Anas stessa in autotutela al gruppo formato da Ccc, Aleandri e Igeco – sarebbero false. A sostenerlo, la Procura di Brescia, le cui indagini avrebbero stabilito la reale natura di quei documenti nell’ambito di una vasta inchiesta.
Ora, le imprese coinvolte – ovvero Matarrese e Coedisal – si sono dichiarate parte lesa. Tanto che l'avvocato Pietro Quinto stamattina, nel corso di una conferenza stampa urgente, ha per filo e per segno esposto la dinamica degli eventi con l’obiettivo di dimostrane – al contrario di quanto sostenuto dalla pubblica accusa – la loro assoluta buona fede.
Già nel luglio del 2014 – sebbene in sede amministrativa – venne decisa l'esclusione del raggruppamento originariamente vincitore per "macroscopiche illegittimità ai fini truffaldini" nella procedura concorsuale. L’avvocato Quinto, dunque, sottolinea che senza quel vizio d'origine oggi l'Ati Matarrese-Coedisal avrebbe già realizzato l'opera. Non solo. L’aggiudicazione di quelle imprese venne poi sospesa sempre in sede amministrativa per il ricorso di Ccc. Ergo, la questione-polizze non avrebbe potuto determinare ripercussioni. Tornado alle indagini della Magistratura lombarda, il documento di cui sarebbe stata accertata la falsità reca la sigla della Assured Guaranty. Eppure – come peraltro fatto emergere dall'Istituto di vigilanza delle imprese assicuratrici il 18 settembre del 2015 – non sottoscriveva nuove polizze dal 2010, poiché in fase di semplice gestione dei contratti in corso (in gergo run-off).
Non solo Assured, però. Una prima polizza sarebbe stata garantita dalla Fgic Uk Limited, scomparsa poi, all’improvviso, dall'elenco delle compagnie autorizzate: ad accorgersene, dopo il deposito presso Anas, il broker barese attivatosi sul mercato su mandato dei clienti Matarrese e Coedisal. Il tutto, riassunto all’interno della una denuncia che il broker presentò circa un anno addietro e poi integrata ad ottobre, dichiarandosi anch'egli vittima di un raggiro.
Sulla vicenda, attraverso un comunicato stampa, è intervenuto Sergio Blasi, consigliere regionale PD: “Dalle carte dell’Autorità anticorruzione emerge con chiarezza come tutto il procedimento, dalla progettazione alla assegnazione dell’appalto, sia stato viziato da inadempienze, illegittimità e anche da silenzi”. “Anche da parte di enti, come il governo regionale – conclude – che in questi anni avrebbe dovuto essere a conoscenza delle forzature, in quanto co-finanziatore, e dal quale invece non sono arrivati né rilievi né perplessità. Anche su questi silenzi del passato è bene che Emiliano faccia chiarezza”.