Nella serata di ieri, intorno alle ore 18.40, un intervento condotto da due unità navali del Reparto Operativo Aeronavale delle Fiamme Gialle di Bari e del Gruppo Aeronavale di Taranto (che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “TRITON 2016”), nel corso delle quotidiane attività di pattugliamento a protezione delle frontiere marittime dell’Unione Europea, per il contrasto dei traffici illeciti via mare diretti verso le coste italiane ha consentito di bloccare tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli un’imbarcazione a vela con a bordo 50 migranti.
L’operazione si è svolta nel corso di una missione di sorveglianza nelle acque del basso Adriatico e del Mar Ionio, quando, i finanzieri hanno avvistato il natante, proveniente dal largo che si dirigeva verso le coste pugliesi, eseguendo continui cambi di rotta.
Insospettite da tale comportamento, le unità delle Fiamme Gialle si sono avvicinate per eseguire un controllo più accurato. Nel frattempo è giunto in zona anche un elicottero rumeno impegnato nell’operazione “TRITON 2016”.
Nonostante le condizioni meteo-marine non proprio favorevoli, la squadra di abbordaggio del pattugliatore delle Fiamme Gialle, grazie all’impiego di un apposito battello, è riuscita ad avvicinare il veliero. I finanzieri saliti a bordo hanno accertato la presenza di numerosi migranti e individuavano immediatamente i due scafisti.
Dopo aver fornito la prima assistenza, i militari hanno scortato la barca, in buone condizioni di navigabilità, presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli dove, in banchina, precedentemente allertati, erano già pronti i dispositivi di accoglienza ed assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce.
I 50 cittadini extracomunitari, tutti uomini adulti, di presunta nazionalità pakistana, sono apparsi in buone condizioni di salute anche se visibilmente provati.
L’imbarcazione, lunga circa 12 metri, presumibilmente partita dalle coste della Turchia, denominata “Mermi”, battente bandiera turca, è stata posta sotto sequestro mentre i due scafisti, di nazionalità ucraina, a seguito di un’attività di Polizia Giudiziaria svolta in collaborazione con il “Pool Antimmigrazione Interforze” della Procura della Repubblica di Lecce, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Gli elementi raccolti durante l’operazione serviranno agli inquirenti per risalire al sodalizio criminale.