Sit-in lavoratori ditta Soci, Cobas Lecce: “Mancato assorbimento dei dipendenti”


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Alcuni dei lavoratori della ditta Soci della manutezione dell’Acquedotto Pugliese si sono trovati stamattina – in via XXV Luglio, nei pressi della Prefettura di Lecce – per un sit-in che porta all’opinione pubblica le loro preoccupazioni, sensibilizzando le autorità politiche e istituzionali.

Un momento della protesta

La manifestazione di protesta, in programma dalle 9.00 alle 13.00, mette in evidenza il “mancato assorbimento dei dipendenti da parte delle ditte di manutenzione subentranti dei diversi lotti dell’acquedotto pugliese della Provincia di Lecce e nello specifico gli ambiti 10 (Lecce), 12 (Maglie) e 13 (Tricase)“. Spiega in una nota il dott. Giuseppe Mancarella di Confederazione Cobas Lecce, sigla sindacale che sta sostenendo i lavoratori.

L’acquedotto pugliese – precisa Mancarella nel comunicato – ha fatto un bando per l’affidamento dei lavori di manutenzione dell’acquedotto e sono risultate aggiudicatrici alcune ditte, ma quella uscente ha presentato un ricorso al Tar di Lecce che ha concesso la sospensiva al bando. Nella pubblicazione e nell’aggiudicazione del bando vi è la c.d. “clausola sociale” che prevede la salvaguardia del posto di lavoro tra ditta uscente e ditta subentrante nell’appalto, al momento si è avuto solo il licenziamento dei lavoratori da parte della ditta uscente“.

In questa contesa dell’aggiudicazione dei lavori – conclude Mancarella – gli unici a pagare il prezzo più alto sono i lavoratori licenziati e non assorbiti dalle ditte subentranti, di tale assurda situazione è stata già informata la Prefettura di Lecce e la Regione Puglia quale istituzione proprietaria dell’acquedotto pugliese“.

L’incontro in Prefettura

A seguito del sit-in, una rappresentanza dei lavotori – accompagnata dai segretari provinciali e regionali di Cobas Lavoro Privato – è stata ricevuta presso la sede della Prefettura di Lecce. Nel corso della riunione, i sindacati hanno chiesto l’immediata convocazione, sempre presso la Prefettura, di un tavolo tecnico tra Aqp, aziende interessate e Regione Puglia al fine di superare in maniera definitiva le criticità esposte attraverso la protesta.