Gli uomini delle Volanti della Polizia di Stato, dopo un minuzioso lavoro di indagine ed approfondimento su alcuni fotogrammi del video estrapolato dalle telecamere di sorveglianza del bar Tito, sito nel capoluogo in Via Abba e svaligiato il 20 luglio del mese scorso, hanno chiuso il cerchio intorno ad un pluripregiudicato e tossicodipendente leccese del 1981.
La circostanza che il 33enne, al momento del furto, avesse cercato di nascondere le proprie fattezze indossando un casco integrale, non ha scoraggiato gli agenti che, grazie all’ausilio di un fotogramma, avrebbero riconosciuto la fisionomia dell’uomo ed un vistoso tatuaggio tribale sul braccio destro.
Nella mattinata appena trascorsa le volanti hanno individuato e condotto in Questura il D.A. dove lo stesso, avrebbe preso atto dell’inconfutabilità delle prove raccolte a suo carico e avrebbe immediatamente confessato di essere l’autore del furto di Via Abba e di altri quattro furti nei confronti di esercizi ubicati nel centro della città, tra l’altro, avrebbe consegnato, altresì, agli operatori un coltellino (modificato a mo di spadino) usato per forzare le serrature degli esercizi.
Dopo l’espletamento degli atti di rito il D.A. è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.