Un epilogo tragico, dolorosissimo, che ha impietrito una famiglia e sconvolto una comunità intera. Nessuno avrebbe mai immaginato che quella ragazza di appena 22anni, abbastanza conosciuta a San Cassiano, dove viveva, si sarebbe tolta la vita impiccandosi ad un albero, usando, forse, la tracolla di una borsetta come corda. Ed è proprio nelle campagne alla periferia del paesino alle porte di Maglie, lungo la strada che conduce alla vicina Botrugno, che il suo corpo senza vita è stato trovato adagiato ai piedi del tronco, dal fidanzato ora sotto shock che, insieme ad un gruppo di amici, la stava cercando da circa 36 ore.
Della giovane, infatti, non si avevano più notizie da sabato pomeriggio, da quanto – secondo le prime indiscrezioni circolate- si era allontanata da casa visibilmente ‘sconvolta’ pare dopo un animato litigio telefonico che si sarebbe concluso con la frase «mi avrai sulla coscienza», avvenuto proprio con il suo fidanzato che per uno strano caso del destino ha poi fatto, per primo, la drammatica scoperta. Se sia stata o meno quella discussione all’origine del gesto estremo nessuno al momento può saperlo con esattezza.
L’ipotesi del suicidio resta quella più accreditata, anche se gli investigatori vogliono raccogliere tutti gli elementi utili per tentare di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sul luogo della tragedia sono arrivati, poco dopo i carabinieri della compagnia di Maglie che hanno avviato le indagini, quelli del Reparto operativo di Lecce per i rilievi, il medico legale Alberto Tortorella e il pubblico ministero di turno, Maria Vallefuoco.