Ci sarebbero potute essere conseguenze più serie se non drammatiche ma, fortunatamente, il tutto si è risolto con un grande, grandissimo spavento.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, presso un mobilificio di Novoli, sito in Via Madonna del Pane, Antonio Rizzo, operaio 48enne del posto, in seguito a un litigio con il titolare dell’esercizio commerciale, ha sparato un colpo di pistola che ha colpito una vetrina.
Alla base del gesto sembrerebbe ci fosse la restituzione di un debito, della somma di 150 euro, che Rizzo avrebbe preteso.
Da una primissima ricostruzione i fatti si sarebbero svolti in questa maniera: l’operaio, intorno alle ore 18.00, sarebbe entrato nel mobilificio e avrebbe iniziato a discutere animatamente con il proprietario del negozio. Sembrerebbe che i toni della discussione fossero talmente accesi che il padre del titolare, accortosi della lite, abbia tentato in un primo momento di calmare gli animi ma, una volta resosi conto di non riuscirci, abbia chiamato i Carabinieri.
A quel punto lo “scontro” avrebbe avuto fine e Antonio Rizzo si sarebbe allontanato dal posto. Solo per un brevissimo periodo, però. Pochi minuti dopo, infatti, l’uomo è ritornato sul posto e ha sparato un colpo di pistola all’indirizzo della vetrina mandandola in frantumi. All’interno del mobilificio erano presenti la moglie e la figlia del titolare che non hanno riportato alcuna ferita.
Rizzo, poi, ha tentato la fuga nelle vie limitrofe, ma è stato immediatamente preso dai militari dell’Arma, che a seguito della segnalazione erano giunti sul luogo.
Una volta sentito il parere del Magistrato di Turno presso la Procura della Repubblica di Lecce l’operaio è stato tratto in arresto.
Sono ancora in corso le indagini da parte degli inquirenti per ricostruire nel dettaglio l’andamento dei fatti e il motivo che ha portato alla lite.