Luglio impegnativo, movimentato e soprattutto mosso dal senso del dovere. Basti pensare ai risultati ottenuti dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli – guidati dal Comandante Michele Maselli – proprio nel mese appena trascorso, e in particolare durante la sua ultima settimana. L’operazione “Estate Sicura”, dunque, ha fatto sì che i servizi di prevenzione del territorio – tanto nella “Perla dello Jonio”, quanto nei Comuni limitrofi – siano riusciti a reprimere parecchi reati, soprattutto quelli più vicini al panorama giovanile: guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sebbene gli illeciti contro il patrimonio abbiano comunque riservato spiacevoli “sorprese”.
Un capillare lavoro coordinato a largo raggio ad “alto impatto”, predisposto in occasione della stagione estiva, con il supporto aereo dell’ elicottero “fiamma 50” del 6° Nucleo Elicotteri dei colleghi di Bari e del personale giunto per le esigenze stagionali in supporto all’arma territoriale dall’undicesimo battaglione. Militari in abiti civili e della sezione militari anche dalla tenenza di Copertino e delle stazioni dipendenti a quella gallipolina, per un totale complessivo di oltre 100 militari e 54 automezzi, nonché il velivolo fiamma 50 del 6° nucleo elicotteri Carabinieri. Il dispositivo riguardava principalmente le aree cittadine, periferiche (Neviano, Galatone, Cutrofiano, Aradeo, Alezio, Galatina e Nardò).
Oltre venti persone denunciate, 95 segnalazioni alla Prefettura per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti (prevalentemente marijuana e hashish ma anche e sempre di più pasticche di composizione sintetica), con ovvie sanzioni amministrative legati alle violazioni del codice stradale (che si aggirano intorno ai 60.000 euro, per un totale di oltre 15.000 punti patente decurtati). E, infine, ben 52 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica o da stupefacenti.
Curioso, per concludere, un episodio di cronaca avvenuto a Galatone: i carabinieri locali avevano infatti rinvenuto circa 200 mq di basolato in pietra calcarea risultato asportato da una vecchia masseria situata in località “Tre Pietre”. Il presunto ladro è stato riconosciuto (si tratta di un 40enne del posto) la singolare “refurtiva” restituita alla proprietaria, un’anziana vedova.
Non solo. Durante la perquisizione domiciliare gli operatori hanno confiscato due macchine di movimento terra in dotazione all'uomo sprovviste di copertura assicurativa.