Luminarie patrimonio dell’ umanità, a breve la valutazione dell’Unesco. Il Salento ‘spinge’ la candidatura

La Commissione Nazionale Italiana dell’ Unesco ha comunicato al Ministero Italiano della Cultura il superamento di un primo step

L’iter organizzativo per rendere le luminarie patrimonio culturale dell’ Unesco procede spedito ed il primo risultato è già arrivato. Con una nota del 3 aprile 2024, la Commissione Nazionale Italiana dell’ Unesco ha comunicato al Ministero Italiano della Cultura il superamento di un primo step, ovvero il successo della candidatura delle “luminarie”, trasmettendo  a Parigi, sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, il fascicolo ‘Parazioni and traditional light displays of Southern Italy‘. Adesso si tratta di sostenere quel percorso, di prenderlo a cuore e spingerlo, di dar vento alla vela dell’ iniziativa che nel Salento ha la sua anima promotrice per far conoscere ancora di più e tutelare il mondo affascinante di questi addobbi luminosi sospesi in aria (luminarie deriva da lumen in aria) tra tradizione e futuro.

Le luminarie, con le loro scintillanti e intricate configurazioni di luci, hanno il potere di trasformare anche la più modesta strada in un palcoscenico di magia durante le festività. Queste vere e proprie sculture sono una caratteristica intrinseca delle celebrazioni in molte culture del mondo, donando un’atmosfera di gioia e festa alle città e ai paesi.

Il Comitato Promotore, al termine della complicata istruttoria, è fiducioso del fatto che il traguardo possa essere raggiunto con il contributo di tutti, a partire dalla sensibilità che potranno dimostrare le istituzioni pubbliche e private attraverso quello stesso gioco di squadra decisivo per la presentazione della candidatura che ha visto i luminaristi di Puglia, Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata e Molise remare con passione nella stessa direzione senza campanilismi di sorta, in un’ottica pan-meridionale.

Del resto, le luminarie sono una peculiarità dell’artigianato tipico del Sud Italia e la candidatura non poteva che partire dalle
sei regioni in cui questa architettura di addobbo ligneo è nata e si è sviluppata.

“Abbiamo evidenziato il valore artistico, la capacità di unire la tradizione del lavoro del legno e del montaggio – scrivono dal Comitato Promotore – con la più moderna tecnologia elettronica e il successo che le luminarie hanno ottenuto nel mondo diventando anche testimonial di grandi marchi dello stile, della moda e dello spettacolo”.

Origini Storiche

Scopriamo insieme l’affascinante mondo delle luminarie e la loro storia ricca di tradizione e creatività.

Le origini delle luminarie risalgono all’antichità, quando le fiaccole e le candele venivano utilizzate per illuminare le strade durante le celebrazioni pubbliche e le feste religiose. Tuttavia, l’evoluzione verso le elaborate strutture luminose che conosciamo oggi ha radici più recenti, risalenti al XVII secolo in Italia.

Le prime luminarie, chiamate “festoni“, erano costituite da semplici corde illuminate con candele o lanterne. Con il passare del tempo, queste decorazioni si sono evolute, diventando sempre più complesse e artistiche, con l’aggiunta di colori, forme e materiali innovativi.

Tradizione e Cultura

Le luminarie sono parte integrante delle celebrazioni in molte regioni italiane, in particolare durante le festività religiose. Oltre all’Italia, le luminarie sono ampiamente utilizzate anche in altre parti del mondo, come in Spagna durante le feste religiose e le celebrazioni dei patroni locali.

Oltre ad essere parte delle celebrazioni religiose, le luminarie sono spesso utilizzate anche per commemorare eventi speciali, come festival, concerti e cerimonie. La loro presenza dona un’atmosfera festosa e un senso di comunità, riunendo le persone per celebrare e condividere momenti di gioia e divertimento.

Tecnica e Creatività

La realizzazione delle luminarie è un’arte che richiede abilità tecnica, creatività e pazienza. Gli artigiani delle luminarie, chiamati “luminaristi”, utilizzano una varietà di materiali, tra cui legno, metallo e plastica, per creare strutture luminose di diverse forme e dimensioni.

La tecnica tradizionale prevede l’utilizzo di fili metallici intrecciati e luci a incandescenza o LED, disposte in modo da formare disegni complessi e fantasiosi. I luminaristi lavorano a mano, piegando e saldando i fili metallici per creare forme geometriche, archi, ghirlande e altre figure decorative.

Oltre alla tecnica, la creatività svolge un ruolo fondamentale nella progettazione delle luminarie. Gli artisti possono trarre ispirazione da vari elementi, come la natura, l’architettura e le tradizioni culturali, per creare design unici e sorprendenti che catturano l’immaginazione e l’attenzione del pubblico.

Impatto Ambientale e Sostenibilità

Nonostante la loro bellezza e popolarità, le luminarie possono anche generare preoccupazioni per quanto riguarda l’impatto ambientale, soprattutto se non vengono utilizzate in modo responsabile. Le luci a incandescenza tradizionali consumano una quantità significativa di energia elettrica e possono contribuire all’inquinamento luminoso, mentre i materiali utilizzati per la loro produzione possono avere un impatto negativo sull’ambiente se non riciclati correttamente.

Per mitigare questi problemi, sempre più luminarie sono realizzate con luci a LED a basso consumo energetico e materiali riciclabili. Inoltre, molte comunità stanno adottando misure per ridurre l’inquinamento luminoso, limitando l’uso e l’intensità delle luci durante le ore notturne.

Le luminarie sono molto più di semplici addobbi luminosi; sono testimoni della creatività umana, della tradizione e della gioia condivisa durante le festività e le celebrazioni. Con la loro capacità di trasformare gli spazi urbani e rurali in scenari incantati, le luminarie continuano a incantare e ispirare persone di tutte le età in tutto il mondo, diffondendo luce e felicità nelle nostre vite.

Il team che ha lavorato alla presentazione della candidatura

Confartigianato Luminaristi Puglia ha lavorato per mettere assieme la comunità dei luminaristi e promuoverne l’idea di candidatura. L’istruttoria per la proposta di candidatura è stata curata dalla società Studio Progettazione Idea con Marco Mazzeo. Ampio lo staff che ha lavorato con passione e grande professionalità per raggiungere l’ambizioso primo traguardo: per le foto e i montaggi video Paolo Laku e poi Melissa Nutricato (traduttrice), Donato De Fabrizio (fotografo), Mario Pendinelli (Sindaco e Direttore Pro Tempore del Museo delle Luminarie di Puglia di Scorrano (Lecce), Giovanni Giangreco (Storico d’arte), Gennaro Criscuolo (luminarista della Campania), Cesareo De Cagna (luminarista della Puglia), Franco Pugliese (luminarista della Calabria), Pasquale Lo Faro (luminarista della Sicilia).



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