Lutto nel mondo della politica pugliese. È morto nella notte appena trascorsa Guglielmo Minervini, capogruppo di “Noi a sinistra” alla Regione. Da tempo era malato. Aveva però sempre combattuto con forza e decisione affinché la malattia non prendesse il sopravvento sulla sua voglia di vivere. Nato nel 1961, di professione faceva il professore di informatica ma dirigeva anche la linea editoriale della Casa Editrice “La Meridiana”. Col Governo Vendola rivestì pure la delega di Assessore, nella legislatura precedente a quella dell’attuale presidente, Michele Emiliano.
Già su Facebook, non molto tempo addietro, annunciò la ricomparsa del male in un post pubblicato sul suo profilo ufficiale: “E vabbè. Ancora una volta la vita ti afferra in un'altra prova imprevista, dura ed esigente. L'affrontiamo col piglio di sempre. Fiducia nei medici, tenacia, resistenza, energia, i pilastri incrollabili di mia moglie e dei miei cari, gli affetti profondi e forti, tanta amicizia e la voglia di farcela senza mai perdere il senso anche dentro il mistero della malattia. Ci risentiamo tra un po'. Sicuro”.
Da ricordare, tra i suoi più importanti provvedimenti, il programma “Bollenti spiriti” grazie al quale è stata promossa la formazione e l'avvio al lavoro per migliaia di ragazzi pugliesi. Politico già da giovanissimo, impegnato nel mondo del volontariato ispirandosi alla figura di Don Tonino Bello, dal ’94 al 2000 ricoprì la carica di sindaco a Molfetta.
Fu coordinatore regionale dei Democratici e della Margherita, nonché candidato alla presidenza di via Capruzzi nelle primarie di Centrosinistra (in corsa assieme a Dario Stefàno), perse poi contro l’attuale “Sindaco di Puglia” Emiliano.
“Per me non è una sconfitta, ma un punto di partenza – disse Minervini a verdetto stabilito – La lezione me la diede Cesare, vecchio prete operaio torinese, che di battaglie ne aveva fatte tante nella vita”.
"La morte dell’amico Guglielmo Minervini riempie di dolore la comunità politica pugliese ma soprattutto le persone che hanno avuto il privilegio di stare vicino a questo 'combattente' gentile, che ha lottato contro il male con dignità e forza di volontà, senza stancarsi mai di fare politica tra la gente nonostante la malattia o di fermarsi a pensare solo al suo bene, continuando a seminare i suoi valori sino all'ultimo.
Guglielmo ci ha dato un enorme insegnamento di vita. Noi pugliesi gli dobbiamo un enorme abbraccio.