È accusata di una sequela di aggressioni fisiche e verbali, durate circa quattro anni, nei confronti dei due figli piccoli e dell’ex marito. La madre-violenta dovrà adesso affrontare un processo penale che si terrà, a partire dal 1 luglio, innanzi ai giudici in composizione collegiale della prima sezione penale.
Nelle scorse ore, una 40enne di un paese dell’hinterland di Lecce è stata rinviata a giudizio dal gup Alessandra Sermarini, al termine dell’udienza preliminare, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. L’imputata, assistita dall’avvocato Antonio Terzi, potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento.
L’ex marito e padre dei minori si è costituito parte civile con l’avvocato Angelo Terragno. Stesso discorso per i due figli, affidati al curatore speciale e difesi dall’avvocato Vincenzo Caprioli.
I fatti contestati dal pm Stefania Mininni nel capo d’imputazione si sarebbero verificati tra il 2015 ed il 2019.
Secondo l’accusa, la madre-violenta, in più occasioni e per futili motivi, avrebbe aggredito i bimbi con schiaffi al volto e colpendoli sulle mani ed ai glutei. E nel mese di marzo del 2019, la presunta madre-violenta, avrebbe strattonato e spintonato violentemente i due figli, una bimba di 7 anni ed un fratellino di 4 anni. Non solo, poiché rivolgendosi a loro, gli avrebbe detto: “Sparisci non ti voglio vedere avanti ai miei occhi“.
Nella stessa circostanza, la donna avrebe anche aggredito l’ex marito con morsi, calci e pugni, provocandogli una serie di lesioni. Fu l’uomo a sporgere denuncia direttamente in Procura.
Nei mesi successivi arrivò la segnalazione della scuola che riferiva di una serie di disagi vissuti dai minori, i quali avrebbero dichiarato ad alcuni docenti le violenze a cui erano sottoposti dalla madre. Inoltre, la bambina venne ascoltata alla presenza di una psicologa, in modalità protetta.