Normalità ancora lontana nei comuni feriti dal maltempo: nel tricasino manca l’elettricità


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È difficile dimenticare quello che è accaduto, quando i segni sono ancora lì. I comuni feriti dalla violenta tromba d’aria che ha distrutto tutto durante il suo passaggio si stanno rimboccando le maniche per cercare di tornare alla normalità, ma non è facile se per le strade o nelle campagne è ancora visibile la devastazione, se la ferita è ancora aperta.

Tricase e Marina Serra sono tra i comuni più colpiti e dove, ancora oggi, si registrano i problemi maggiori alle abitazioni. Senza contare i disagi, legati alla mancanza di elettricità.

La furia del vento ha sradicato alberi, ma ha distrutto anche i pali della rete di bassa e media tensione, isolando la zona. «La situazione si è presentata più grave di quanto si potesse immaginare in un primo momento» ha dichiarato il primo cittadino Carlo Chiudi che ha promesso che non lascerà mai solo chi è stato colpito dalla calamità.

I tecnici lavorano senza sosta per tentare di ripristinare la corrente, ma l’impresa è resa ancor più difficile dai tronchi caduti sui cavi elettrici che rendono la situazione ancor più pericolosa. Gruppi elettrogeni stanno cercando di ‘tamponare’ la mancanza di elettricità e saranno distribuiti dall’Enel, previa richiesta, alle persone che utilizzano apparecchi elettromedicali salvavita.

Le forze dell’ordine, intanto, presidiano la zona anche per evitare episodi di sciacallaggio. Tre sono state chiuse per motivi di sicurezza. Anche il Comune ha chiesto aiuto ad alcuni vigilantes per garantire la sicurezza.

Via crucis di alberi a Tiggiano

Il tornado ha percorso circa 20 chilometri di costa, non risparmiando nulla, neanche gli alberi di ulivo. Intere campagne sono state danneggiate dalle forti raffiche di vento che, secondo gli esperti, hanno raggiunto picchi vicini ai 200Km/h. Tronchi piegati, cime volate via, muretti a secco completamente distrutti: non è rimasto nulla o quasi.

Sarà chiesto lo stato di calamità naturale, ma prima bisogna quantomeno terminare la conta dei danni.