Avrebbe picchiato la compagna durante la gravidanza ed anche dopo la nascita del figlioletto. Un 33enne di Taurisano è stato condannato a 2 anni dal giudice monocratico Fabrizio Malagnino. Il tribunale ha disposto anche una provvisionale di 5.000 euro in favore della donna.
L’imputato rispondeva dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. È difeso dall’avvocato Giovanni Bellisario, il quale una volta depositate le motivazioni della sentenza proporrà ricorso in Appello. La vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Sonia Santoro.
Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Taurisano, hanno preso il via dalla denuncia della compagna.
Sarebbero emersi numerosi comportamenti vessatori ai danni della donna, tra aprile del 2016 e luglio del 2019. L’uomo, secondo il pm Giovanna Cannarile, l’avrebbe malmenata, sferrandole pugni in testa anche durante la gravidanza; scaraventandola contro il muro e costringendola ad andare via da casa. E poi una sequela di insulti, messaggi e telefonate persecutori al fine di controllarla.
Non solo, poiché in occasione di un successivo incontro, le avrebbe sferrato un pugno sul labbro, alla presenza del figlio di pochi mesi. In un’altra circostanza, dinanzi ai familiari della donna, l’avrebbe colpita alla nuca, rischiando di far cadere il bambino che portava in braccio.
L’uomo venne anche raggiunto dal divieto di avvicinamento alla compagna.
