Protagonisti di storie diverse, ma legati dalla stessa accusa: maltrattamenti in famiglia. Uno minacciava la mamma e il fratello, stringendo tra le mani delle armi bianche, “soltanto” per ottenere denaro. Per l’altro è diventata definitiva la sentenza sempre per il reato previsto dall’art. 572 del Codice Penale. C’è un’altra cosa che accomuna i due uomini: per entrambi si sono spalancate le porte della casa circondariale di Lecce. Ma andiamo con ordine.
I carabinieri della stazione di Salve, questa mattina, hanno bussato alla porta di Marco Riccardo, 53enne del posto, stringendo tra le mani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lecce. L’uomo avrebbe minacciato la mamma 80enne e il fratello 45enne utilizzando delle armi bianche, per costringere i famigliari a consegnargli varie somme di denaro. I maltrattamenti, quasi ‘abituali’, erano seguiti spesso da offese tanto da rendere il clima in casa invivibile.
Una volta concluse le formalità di rito, il 43enne di Salve è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce.
I carabinieri presentano il conto ad un 36enne il giorno di San Valentino
Osservando l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Corte di Appello di Taranto i Carabinieri della stazione di Casarano hanno arrestato Gennaro Zoppo, 36enne tarantino, ma di fatto domiciliato presso una comunità della zona. Il provvedimento è scaturito dalla sentenza, diventata definitiva, per maltrattamenti in famiglia.
Per l’uomo, a cui erano stati concessi gli arresti domiciliari, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce, dove dovrà scontare la pena di un anno, tre mesi e venticinque giorni di reclusione. Dovrà pagare anche una multa di 600 euro.