Maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e violazione degli obblighi di assistenza familiare: sono queste le accuse contestate a G.P., 44enne residente a Specchia. Per l’uomo, una volta terminate le formalità di rito, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Per la sua famiglia, invece, finisce un incubo, fatto di violenze, vissuto tra le mura domestiche.
Il provvedimento
Sono stati i carabinieri della locale stazione a bussare alla porta dell’abitazione dell’uomo, stringendo tra le mani un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce. Tutto è nato dalla denuncia presentata dalla donna che, con coraggio, ha deciso di mettere nero su bianco le offese e le umiliazioni, fisiche e verbali, che è stata costretta a subire per anni. Nel mirino dell’aggressività dell’uomo erano finiti spessi anche i figli, ancora minorenni.
I maltrattamenti “gravi e reiterati” si sarebbero consumati in un arco temporale compreso tra il 2009 e il 2018.
L’uomo, come detto, una volta terminate le formalità di rito, è stato accompagnato presso casa circondariale Lecce come disposto dall’Autorità Giudiziaria informata dei fatti.