Nel giro di pochi giorni aveva truffato per ben due volte un tabaccaio del posto, sottraendogli in tutto 400 euro. Poi, incoraggiato dalla facilità del risultato, aveva tentato l’imbroglio per la terza volta, ma in quest’occasione l’esercente – insospettito dalle vincite sin troppo frequenti – ha scoperto l’inganno chiedendo l’intervento della Polizia. Finisce così la sequela di imbrogli messi a segno dal truffatore, un 58enne della provincia di Lecce con numerosi precedenti penali.
È accaduto in un bar-tabacchi di Gallipoli lo scorso fine settimana. Il metodo impiegato dall’uomo per perfezionare i suoi raggiri non era come quelli adoperati nelle piattaforme on line, dove molto spesso tutto si compie nella dimensione virtuale della rete e le parti trattano gli acquisti a distanza. Al contrario, l’artifizio smascherato dalla polizia, oltre ad essere artigianale è stato purtroppo efficace.
Probabilmente col vizio del gioco, il truffatore ritagliava minuziosamente i “numeretti” da alcuni “gratta e vinci” non vincenti e li incollava sottilmente su delle schede che presentava alla cassa come vincenti. Poi, quando il punto vendita era più frequentato del solito, attendeva un momento di distrazione del titolare, che preso dalla fretta gli consegnava il corrispettivo della vincita prevista. Trovata ingegnosa, ma al contempo illecita. Duecento euro la prima volta, altre 200 due giorni dopo, al terzo tentativo l’esercente ha respinto però il cliente che si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. Raccolte le descrizioni, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, dopo pochi minuti di ricerche ha rintracciato l’uomo che è stato veniva fermato e perquisito mentre viaggiava in macchina con un presunto complice anch’esso con precedenti penali.
Nel porta oggetti del veicolo aveva ancora il gratta e vinci utilizzato per compiere i suoi propositi fraudolenti, biglietto che è stato poi sequestrato assieme agli altri due utilizzati nei giorni precedenti per ingannare il commerciante.
Il caso è stato subito segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce nei cui confronti l’imbroglione dovrà rispondere di truffa continuata.