‘Manutenzione insufficiente’, AQP condannato a risarcire un cittadino di Parabita


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Arriva la condanna per l’Acquedotto Pugliese reo di ‘danni per allagamento da acque reflue’. È quanto ha deciso il Tribunale di Lecce che, con la sentenza dello scorso 25 maggio, ha condannato la SpA pugliese comminando il pagamento oltre 5mila euro.
 
Il fatto in questione faceva riferimento a quanto successo nel marzo del 2013 quando un cittadino di Parabita ha lamentato gravi danni a causa degli allagamenti di acque reflue fuoriuscite dai tombini della conduttura che collega il depuratore ai campi di spandimento e defluite nel suo terreno compromettendo la raccolta dei prodotti agricoli.
 
L’uomo aveva citato in giudizio non solo AQP, ma anche lo stesso Comune di Parabita. L’Amministrazione comunale, difesa dall’avvocato Francesco Memmi, ha sempre respinto ogni ipotesi di responsabilità in ordine ai danni lamentati dal cittadino, affermando che ogni danno fosse riconducibile a uno scarso assorbimento delle acque nel recapito finale causato da un insufficiente manutenzione di competenza di AQP, in quanto l’impianto è sì di proprietà comunale ma gestito proprio da Acquedotto Pugliese.
 
La tesi difensiva del Comune è stata accolta dal Tribunale leccese. “E’ un precedente giurisprudenziale importante – commenta il Sindaco di Parabita, Alfredo Cacciapaglia – anche alla luce di altre emissioni moleste che si verificano spesso nei campi di spandimento, con la combustione di sterpaglie, soprattutto nel periodo estivo. E’ AQP che deve tenere pulito l’impianto che gestisce e non il comune di Parabita”.
 
I giudici, insomma, hanno deciso di condannare l’Acquedotto Pugliese al pagamento di tremila euro, oltre a 2.300 euro di spese processuali.