Il giudice accoglie la richiesta di “messa alla prova” della Difesa, al termine dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta sul ragazzo operato alla milza, dopo essere stato spinto da un compagno di classe.
Il gup Ada Colluto ha inoltre riqualificato il reato, come chiesto dagli avvocati Alessandro Costantini Dal Sant ed Alexia Pinto e dal pubblico ministero Imerio Tramis, in lesioni personali colpose. L’istanza avanzata dai legali è maturata in seguito alla presa di coscienza dello studente, di un comportamento poco consono in un’aula scolastica. Fermo restando, ritiene la difesa, che si sia trattato di un’incidente in cui i due ragazzi si sarebbero spinti reciprocamente. Dunque, non fu un atto di bullismo nè un gesto volontario.
L’imputato, un 15enne di un paese alle porte di Lecce, dovrà svolgere un periodo di volontariato in un centro per disabili, per la durata di dieci mesi. Il programma di “riabilitazione” è stato stilato di concerto con i Servizi Sociali. Nel caso in cui, il percorso intrapreso dal ragazzo dovesse andare buon fine, il Tribunale dei Minori dichiarerà estinto il reato.
L’inchiesta
Nei mesi scorsi, il pubblico ministero ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti del 15enne. Successivamente, i legali del ragazzo hanno chiesto l’interrogatorio, ritenendo che si fosse trattato di un evento colposo e non doloso. Lo studente ha sostenuto fermamente che fosse stato un urto accidentale a provocare l’impatto con lo spigolo del banco e la successiva rottura della milza.
Nel corso delle indagini sono stati ascoltati svariati testimoni, tra cui la Dirigente ed il compagno di classe, i quali hanno negato che si fosse trattato di un atto di bullismo. La scuola non ha sospeso il ragazzo che ha regolarmente frequentato l’anno ed è stato promosso. Inoltre, non sarebbero emerse condizioni di disagio all’interno del nucleo familiare dell’indagato.
La denuncia
Occorre ricordare che la famiglia di uno studente della Provincia, presentò una denuncia in Questura nell’aprile del 2018. I genitori del 15enne, che frequenta l’istituto tecnico economico “Olivetti” di Lecce, ritenevano che il figlio fosse stato vittima degli atteggiamenti prepotenti di un compagno di classe.
L’episodio
L’episodio clou si sarebbe verificato il 19 aprile scorso. Secondo i denuncianti, assistiti dall’avvocato Silvio Verri, mentre il ragazzo si trovava in classe, il compagno si avvicinava, pretendendo il pacco di patatine che stava consumando. Di fronte al suo rifiuto, lo spintonava violentemente contro un banco. Il 15enne subiva un duro colpo all’addome. Tornato a casa, continuava ad avvertire dolore per due giorni; il sabato mattina, poi, gli insegnanti chiamavano il 118 e il ragazzo veniva trasportato presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce e operato d’urgenza alla milza.