
È stato risolto il mistero delle microspie ritrovate all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, nel corso dei lavori di ristrutturazione di alcuni uffici.
Erano legate alle indagini che portarono a numerose intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta “Favori e giustizia” ed all’arresto, tra gli altri, del pubblico ministero Emilio Arnesano e del Dirigente Medico, Carlo Sicliano (oramai a piede libero) Successivamente furono entrambi condannati al termine del processo svoltosi al Tribunale di Potenza.
Ed in effetti le microspie erano state piazzate proprio nella stanza d’ufficio di quest’ultimo (prima del blitz).
Durante le indagini, risalenti al 2018, furono monitorate dagli investigatori, alcune conversazioni di Siciliano con altri soggetti coinvolti nella delicata inchiesta. Come quelle che riguardavano la partecipazione del pm Arnesano a due battute di caccia in Basilicata, per ottenere dei favori giudiziari.
Al momento della scoperta, ricordiamo che le microspie erano in due cassette di derivazione dell’impianto elettrico. Non solo, erano integre, poiché protette da due coperchi di plastica.
Ad ogni modo, seppure in ottime condizioni, le microspie sono risultate oramai inattive.
Ed a seguito degli accertamenti degli uomini della polizia scientifica, si è venuti a capo del giallo.