Misterioso agguato a Lecce, ferito gravemente il «re dell’usura» Massimo Caroppo


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Alcuni colpi di pistola, sparati quando erano da poco passate le 20.00, hanno rotto il silenzio in via Fiorito, nella zona di San Ligorio, alla periferia di Lecce. Destinatario degli spari è Massimo Caroppo, 46enne leccese e volto già noto alla cronaca locale, precisamente da quando nel 2011 venne arrestato insieme ai fratelli, Antonio e Damiano, dai carabinieri del Nucleo operativo di Lecce. Pesanti le accuse che gli furono mosse all’epoca: attività finanziaria abusiva, usura ed estorsione continuata, con l'aggravante del metodo mafioso.

Dalle indagini emerse che i  tre avrebbero concesso finanziamenti a sei imprenditori in difficoltà, imponendo il pagamento con un tasso di interesse di oltre il 120% annuo. E per farlo non avrebbero esitato a ricorrere a minacce e intimidazioni. Ma già nel 2002, un altro episodio aveva acceso i riflettori su questa famiglia: Mario, un quarto fratello, fu brutalmente ammazzato di fronte al ristorante "Villa della Monaca".

Al momento la dinamica dell’accaduto non è ancora chiara. Dalle prime indiscrezioni circolate si sa solo che Massimo Caroppo, ferito al volto ed al braccio da alcuni colpi di arma da fuoco è riuscito a chiedere aiuto suonando alla porta di una villetta poco distante. Le sue condizioni sono apparse fin da subito molto gravi. Trasportato d’urgenza al nosocomio leccese da un’ambulanza del 118, è ora ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, in prognosi riservata.

Sul posto, per cercare di far luce sul mistero è sopraggiunta una pattuglia della Polizia. Ma ache gli uomini della scientifica sono arrivati di lì a poco per tutti i rilievi del caso. Nessuna pista sembra essere al momento esclusa.