Lecce e il Salento hanno salutato con grande dolore nella giornata di ieri la scomparsa di Danilo Patrocinio, dirigente medico dell’Asl ma soprattutto foniatra di capacità professionali indiscusse. Un medico, un formatore, ma soprattutto un gentiluomo. Un uomo che aveva come cifra caratteristica il senso dell’ironia con la vita, la disponibilità verso il prossimo, l’umiltà, comportamentale. Una persona eccezionale che lascia un vuoto umano incolmabile nella società medica salentina.
Una vita professionale “al servizio della parola” e delle problematiche ad essa connesse. Patrocinio ha dato il suo contributo determinante alla nascita ed allo sviluppo, nella Azienda Sanitaria di Lecce, dell’unità operativa di Foniatria e Riabilitazione dei disturbi della Comunicazione (e della deglutizione), una struttura si occupa principalmente della diagnosi riabilitativa e della riabilitazione dei disturbi della comunicazione e della deglutizione, dedicandosi, in particolare, alla presa in carico di malati con disturbi della deglutizione successivi ad operazioni di chirurgia del distretto testa-collo o perché affetti da malattie neurodegenerative in età adulta. Patologie come la SLA o il morbo di Parkinson, oppure neuromotorie in età evolutiva come la Paralisi Cerebrale Infantile (CPI); ma anche disturbi del linguaggio dell’adulto, dall’afasia conseguente a ictus alle disartrie nelle malattie neurodegenerative, sino alle disprassie orali dell’età evolutiva; e ancora: i disturbi della voce, le balbuzie, la sordità, ecc.
Relatore e docente di numerosi eventi formativi ECM, corsi e congressi nazionali ed internazionali su argomenti legati alla foniatria, Patrocinio è stato autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche e docente a contratto di discipline foniatriche nei Corsi di Laurea in Logopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dell’Università degli Studi di Bari (sede di Lecce), nel master in Deglutologia dell’Università degli Studi di Pisa.
Nel 2017, Danilo Patrocinio era stato nominato presidente della Società Italiana di Foniatria e Logopedia, la società di medici che riunisce foniatri e logopedisti italiani, che si occupano dei percorsi riabilitativi dei pazienti affetti da disturbi della comunicazione e della deglutizione. Si era trattato di un riconoscimento per la sua attività professionale e scientifica e per l’Unità Operativa di Foniatria e Riabilitazione da lui diretta.
‘Sono diventato famoso‘, diceva scherzando a chi si complimentava con lui per il traguardo raggiunto.
Una malattia fulminante lo ha portato via alla cura e all’affetto della sua famiglia, dei pazienti, degli studenti e dei corsisti che ha formato, di chi gli ha voluto bene.
