Le cause del decesso sono ancora tutte da accertare, ma in quello specchio d’ acqua, quando il mare è di scirocco come oggi, la memoria ricorda troppi casi di annegamento.
Eppure non sembra essere il mare, in base alle prime ricostruzioni, la causa della morte di un 42enne di Novoli, Marco Ippolito, che forse ha voluto fare un ultimo bagno di fine settembre. Ma l’ultimo bagno è stato davvero e l’uomo ha trovato la morte, in spiaggia libera, tra il lido Tabù e il lido Le Dune, tra i più noti della zona.
Alcuni bagnanti hanno dato l’allarme, ma quando i sanitari sono giunti sul posto con l’ ambulanza, nulla c’era da fare: era già intervenuto l’arresto cardiocircolatorio ed ogni tentativo è stato vano.
Sul posto anche i carabinieri della locale stazione e gli uomini della Guardia costiera al fine di effettuare i rilievi del caso e dare risposte più certe sul decesso.
Insomma, l'estate salentina racconta di un altro episodio che tinge un po' di nero le acque cristalline. L'estate 2014 è stata segnata da altri avvenimenti simili, provocati dall'accidentalità o dalla negligenza. Tant'è. Si trasforma nell'ennesimo triste epilogo un gesto naturale, rinfrescarsi a mare e trovare refrigerio nella calura che sta ancora mettendo a terra i salentini, o, magari, garantendo ai lidi di rimanere aperti ben oltre il 15 settembre.