Sono stati rinviati a giudizio in tre e altri due imputati sono stati prosciolti, per la morte di un neonato all’ospedale di Galatina, avvenuta nell’estate di cinque anni fa. É l’esito dell’udienza preliminare di ieri dinanzi al gup Angelo Zizzari. Il giudice ha rinviato a giudizio tre sanitari del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Caterina Novella”, per l’ipotesi di reato di responsabilità colposa in ambito sanitario, come richiesto dal pm Massimiliano Carducci.
Il processo avrà inizio il 20 marzo del 2026 davanti al giudice monocratico e i tre imputati, difesi dagli avvocati Donato Mellone e Daniela Bove, potranno difendersi dalle accuse nel corso del processo. I genitori del piccolo, assistiti dall’avvocato Cristina Martano, si sono costituiti parte civile.
Due ostetriche sono state invece prosciolte dal gup Zizzari. Erano difese dall’avvocato Massimo Marra.
La morte del piccolo risale al 27 agosto del 2020. Quel giorno, in base all’ipotesi accusatoria, la donna, al nono mese di gravidanza, giunse in ospedale con le doglie, e nonostante la presenza di liquido amniotico, fu sottoposta al parto cesareo, ma solo dopo un’ora.
E secondo la Procura, quel ritardo risultò fatale, perché la situazione respiratoria del neonato era ormai compromessa.
Il piccolo venne alla luce intorno alle 11.30 ma, dopo circa un’ora, il suo cuoricino smise di battere.
Inizialmente, va detto, venne chiesta l’archiviazione dell’inchiesta. Ma il gip Giulia Proto dispose nuovi accertamenti, accogliendo l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai genitori del neonato morto.