Sarebbe stata un’embolia polmonare la causa della morte improvvisa di Donata Antonia Perrotta la 66enne originaria di Castrignano dei Greci, ma residente a Melpignano, deceduta domenica mattina in un letto dell’ospedale “Ignazio Veris Delli Ponti” di Scorrano, poco prima di sottoporsi ad una Tac programmata per il lunedì successivo. Lo ha stabilito il medico legale, Alberto Tortorella che, su incarico della magistratura, ha eseguito questa mattina l’autopsia sul corpo della povera donna. Adesso, bisognerà attendere gli esiti degli esami che verranno depositati nei prossimi mesi per avere un quadro più completo della situazione e stabilire eventuali responsabilità o negligenze del personale medico.
Si tratta comunque di una prima, importante, risposta nella serie di interrogativi che il figlio della 66enne ha posto a chi di dovere. Il dubbio che la madre non avesse ricevuto le cure adeguate, infatti, lo ha spinto a presentare una formale denuncia ai Carabinieri per capire se fosse stato fatto tutto il possibile per salvare la vita alla donna. Il caso, poi, è finito sul tavolo della Procura di Lecce che ha aperto un’inchiesta, disposto il sequestro della cartella clinica della paziente e iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il nome di tre medici del nosocomio della città di Santa Domenica.
La 66enne, già sofferente per alcune patologie, era stata trasportata a bordo di un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’Ospedale a causa di alcuni forti dolori addominali. Qui, dopo i primi controlli, i medici avevano optato per il ricovero nel reparto di medicina generale per poi sottoporre la 66enne ad una Tac. Ma l’esame in programma per lunedì, non è stato mai effettuato. Già da domenica le condizioni della donna si sarebbero aggravate, fino al tragico epilogo.