Una cena ‘inusuale’ quella servita ad una paziente ricoverata nel reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Tra un boccone e l’altro, la donna ha trovato uno scarafaggio nella porzione di verdura che avrebbe dovuto accompagnare la carne arrosto.
Disgusto a parte, la spiacevole sorpresa ha lasciato sgomenta la paziente e i tanti presenti che hanno immediatamente chiesto lumi. È stata la sorella della malcapitata ha raccontare l’episodio prima al personale del reparto, per capire quale fosse l’azienda che fornisce i pasti al nosocomio, poi al posto fisso di Polizia a cui ha consegnato il vassoio con l’ospite indesiderato.
Era scontato che la Asl approfondisse la questione avviando immediatamente la procedura prevista per il controllo della qualità dell'alimento specifico e del servizio di ristorazione. Oggi finalmente la risposta: «I controlli sono stati effettuati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) – fanno sapere nel comunicato stampa chiarificatore – e non sono state riscontrate anomalie nei locali né nei processi produttivi di preparazione delle verdure. Il SIAN ha anche avviato contestualmente l'iter per riconoscere la specie di appartenenza dell'insetto, accertando che si tratta di un coleottero e non di uno scarafaggio».
Secondo la ricostruzione fatta dall’Azienda Sanitaria Locale è probabile che il coleottero sia rimasto intrappolato durante la lavorazione della materia prima (pulizia ed imbustamento della verdura). «Assicuriamo – conclude la nota – che il Dipartimento di prevenzione esegue controlli periodici costanti nelle cucine vigilando sulla corretta preparazione degli alimenti».