Nessuna irregolarità nella nomina del revisore dei conti. Il giudice archivia l’inchiesta sul sindaco di Nardò

Il giudice, oltre che per Pippi Mellone, ha archiviato il procedimento anche per un assessore, un dirigente e i componenti della maggioranza, tutti accusati di abuso d’ufficio.

Si conclude con l’archiviazione l’inchiesta che vedeva indagati il sindaco di Nardò, Pippi Mellone e i componenti della maggioranza, per la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti.

Il gip Alcide Maritati, nelle scorse ore, ha accolto l’istanza avanzata dal pubblico ministero Donatina Buffelli sulla scorta delle argomentazioni del collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Corleto, Silvio Verri, Lucio Calabrese, Luigi Vetere, Simonetta Martano. Il giudice ha rilevato “l’infondatezza,anche nel merito, della notizia di reato, difettando gli elementi oggettivi e soggettivi dell’ipotizzato abuso d’ufficio”.

È stata dunque rigettata l’opposizione all’archiviazione del denunciante.

Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, il pm aveva formalizzato le accuse verso le 22 persone, accusate di abuso d’ufficio. Si trattava dell’assessore al Bilancio Gianpiero Lupo, dell’ex responsabile del settore economico-finanziario Pantaleo Isceri e dei consiglieri comunali di maggioranza: Antonio Tondo, Massimo Dito, Carlo Benegiamo, Daniela Bove, Anna Lisa Cuppone, Gianluca Fedele, Alberto Egidio Gatto, Pierpaolo Giuri, Augusto Greco, Paolo Maccagnano, Pantaleo Manieri, Gabriele Mangione, Maria Giulia Manieri Elia, Lucio Margarito, Francesco Plantera, Alessandra Prete, Pier Luigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Giuseppe Verardi.

L’inchiesta

L’inchiesta ruotava intorno alla nomina di Alessandro Sanasi, candidato nella lista Liberi Popolari, quale presidente del collegio dei revisori dei conti. Il caso venne sollevato dall’avvocato Marcello Risi, ex sindaco di centrosinistra.

Sanasi venne eletto nella seduta di consiglio comunale del 14 marzo di quest’anno. Si legge nell’avviso di conclusione delle indagini: «In qualità di consiglieri comunali, in violazione di norme dello statuto comunale al fine di procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale ad Alessandro Sanasi (il compenso annuo previsto di oltre 28mila euro), lo eleggevano Presidente del Consiglio del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2022-2024 e ciò nonostante si fosse candidato alle ultime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Nardò (3 e 4 ottobre 2021) e pertanto fosse non eleggibile».
Ma come detto, il pm Buffelli ha poi chiesto l’archiviazione del procedimento, accolta dal gip.



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