Nuova “protesta” a San Basilio, NoTap cercano di ‘sfondare’ il cancello del cantiere


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Il vento della protesta contro la costruzione del gasdotto continua a soffiare nelle campagne di Melendugno, dove ieri pomeriggio i manifestanti hanno tentato di sfondare il cancello di ingresso del Cantiere di San Basilio.

Cinquanta persone –  tra attivisti del movimento No-Tap che sta combattendo la sua personale battaglia contro il progetto della multinazionale svizzera considerato strategico e No-Tav della Val di Susa giunti in Salento per partecipare alle iniziative del comitato che si oppone alla realizzazione del terminale – si sono date appuntamento davanti alla recinzione con tanto di filo spinato che protegge i lavori di costruzione del pozzo di spinta del microtunnel.

Gli attivisti hanno cominciato a spingere contro la cancellata con forza. Per impedire che potesse cedere sotto la pressione, il contingente di sicurezza della polizia che si trovava all’interno del cantiere, ha posizionato una delle sue camionette a ridosso del cancello che è stato letteralmente “puntellato” con due grandi pali di acciaio. Il cancello ha retto al tentativo di sfondamento. La serratura del lucchetto, invece, è stata sigillata con del silicone.

La situazione dopo un’ora è ritornata alla normalità.