Nuovo agguato nel Salento, colpi di pistola contro Roberto Giancane. ‘Nocciolina’ è in fin di vita


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Non si è ancora smaltita l’eco dei colpi di kalashnikov che hanno freddato Augustino Potenza, colto di sorpresa nel parcheggio del supermercato IperMac di Casarano, che un altro agguato ha interrotto la quiete di questo ultimo sabato di ottobre. Nel mirino, questa volta, è finito Roberto Giancane, 44enne originario di Monteroni di Lecce, ma residente da tempo a Copertino. L’uomo chiamato da tutti “Nocciolina” è un volto noto alle cronache locali per essere rimasto ferito, nel lontano 2002, in un agguato, consumato davanti al bancone di frutta e verdura della famiglia. Lo lasciarono a terra in una pozza di sangue dopo avergli sparato contro sei colpi di pistola. Giancane si salvò per miracolo, ma le ferite riportate lo avevano costretto sulla sedia a rotelle.
  
14anni dopo la scena si è ripetuta. Erano da poco passate le 19.00, quando l’uomo – che si trovava all’interno di un negozio gestito dalla moglie a pochi passi dal centro di Copertino – è stato raggiunto da una serie di proiettili, Due, forse tre i colpi che lo hanno colpito all’altezza del torace. L’obiettivo, probabilmente, era quello di ucciderlo. A premere il grilletto sarebbe stato un ‘sicario’ che si è poi dileguato a bordo di una Fiat Brava guidata da un complice. L’auto, risultata rubata, è stata ritrovata semi-distrutta dalle fiamme nelle campagne di Leverano.   
  
Il 44enne ha raggiunto da solo il pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe da Copertino”, dove è arrivato in «codice rosso». Stando a quanto trapelato, alcuni proiettili avrebbero colpito due organi vitali. Tant’è che è stato necessario sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico ed ora lotta tra la vita e la morte.
  
Sia il luogo dell’attentato che l’ospedale sono stati raggiunti dalle forze dell’ordine. I carabinieri della tenenza locale, guidati dal luogotenente Salvatore Giannuzzi, e i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli, coordinata dal tenente Francesco Battaglia si sono già messi a lavoro per tentare di ricostruire l’accaduto. Si cercando indizi, testimoni che possano aver assistito alla scena o telecamere di videosorveglianza installate nella zona. I rilievi sono affidati ai militari del Reparto investigazioni scientifiche, al comando del luogotenente Vito Angelelli.
  
Sul posto anche il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Emilio Arnesano per cercare di capire se il tentato omicidio sia in qualche modo collegato a quello consumato di Agostino Potenza.