Con l’arrivo dell’estate sono cominciate le varie attività di controllo stagionali ad opera della Guardia Costiera. Intenso il pattugliamento delle coste salentine allo scopo di salvaguardare la sicurezza della navigazione e della balneazione. A tal proposito, durante il trascorso “ponte del due giugno”, circa cento sono state le unità da diporto controllate in mare. Tra le violazioni contestate durante le verifiche, quelle principali riguardavano l’inosservanza delle disposizioni della Capitaneria di Porto recentemente emanate – con l’Ordinanza numero 48/2016 – in data 30 maggio 2016, nel rispetto delle regole all’interno del Compartimento e del Circondario Marittimo di Gallipoli. In questi casi, i diportisti sanzionati dalla Guardia Costiera avevano ancorato la propria imbarcazione in una zona di mare riservata ai bagnanti. Violazione sanzionata con una multa pari a milletrentatre euro.
I controlli svolti dai militari negli ultimi giorni hanno interessato anche la filiera ittica ed in particolare i grandi centri di distribuzione del pescato. Le verifiche effettuate congiuntamente ai medici veterninari dell’A.S.L. hanno portato al sequestro di più di un quintale di prodotto ittico fresco e congelato detenuto in assenza di etichette, quelle comprovanti la rintracciabilità del pescato. Ai titolari dei vari magazzini presso cui sono state accertate tali violazioni, elevate sanzioni amministrative per quattromilacinquecento euro, nonché – laddove previsto – le ulteriori maggiorazioni relative alla mancata ottemperanza dei provvedimenti emanati dall’Autorità Sanitaria in tema di rimozione di non-conformità igienico-sanitarie.
I controlli proseguiranno lungo l’intera provincia leccese allo scopo di garantire un costante rispetto delle norme poste a tutela della balneazione, delle risorse ittiche, dell’ambiente marino, della sicurezza in mare e della libera fruibilità del demanio marittimo.
Non solo. La Guardia Costiera raccomanda di visionare ed applicare scrupolosamente tutte le norme sulla sicurezza della balneazione e della navigazione, tra cui quelle richiamate con l’Ordinanza numero 48/2016 del 30 maggio 2016.