Ogni anno sulle spiagge “affollate” da salentini e turisti in vacanza nel Salento si nascondono sempre alcuni “furbetti” che usano gli ombrelloni per prenotare un posto in riva al mate, come un segnaposto. Un fenomeno che non passa mai di moda e che ha spinto l’assessore all’Ambiente del Comune di Nardò, Mino Natalizio a prendere carta e penna per scrivere al dirigente del Servizio Demanio della Regione Puglia Costanza Moreo Per chiedere una “modifica” nella prossima ordinanza balneare. Una modifica proprio per combattere l’usanza, come detto ancora diffusa, degli ombrelloni “segnaposto”.
La norma che prevede il divieto di lasciare gli ombrelloni “oltre il tramonto del sole” è stata facilmente “aggirata” dai furbetti con un piccolo escamotage: pizzando l’attrezzatura alle prime luci dell’alba. In questo caso, qualunque controllo sarebbe “inutile”. È stato così in queste settimane clou, quando le spiagge libere sono state letteralmente prese d’assalto, anche da chi con “furbizia” ha messo in atto questa sottile strategia per aggirare il divieto. Insomma, memori dei tanti sequestri dello scorso anno e noncuranti delle tante campagne di sensibilizzazione, i maleducati dell’ombrellone hanno affinato le tecniche anti-divieto. L’obiettivo, a questo punto, è di non farsi trovare impreparati alla stesura dell’ordinanza balneare 2021 e quindi alla prossima estate.
«Sempre più frequentemente – ha fatto notare Mino Natalizio nella missiva a Bari – pervengono segnalazioni e lamentele da parte di fruitori delle spiagge libere. Il problema, noto in tutta la Puglia, ha generato nell’ordinanza balneare un apposito intervento nell’art.4 comma 1 lettera J) per il quale è vietato “lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature».
«In virtù di questo divieto, nelle passate stagioni estive, gli organi di polizia sono più volte intervenuti a sequestrare ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature lasciate incustodite nelle ore notturne. Tuttavia l’incivile abitudine di assicurarsi per primi un posto in prima fila sulle spiagge libere, attraverso l’installazione di ombrelloni e sedie senza occupanti, continua ad essere perpetrata ogni giorno dall’alba al tramonto, aggirando la norma» ha concluso Natalizio che ha, quindi, scritto alla Regione Puglia per chiedere di valutare la fattibilità nella prossima ordinanza balneare di un esplicito divieto anche nelle ore diurne e di legare magari la possibilità di fissare gli ombrelloni alla effettiva presenza dei proprietari (salvo naturalmente assenze temporanee dovute all’ingresso in acqua e ad altre brevi incombenze).
In attesa della prossima estate, c’è ancora questa stagione da chiudere. Per questo, Nardò continuerà ad accendere i riflettori sulla sua meravigliosa costa per combattere il deprecabile fenomeno di fissare all’alba gli ombrelloni in spiaggia per assicurarsi lo spazio e battere sul tempo gli altri bagnanti, soprattutto nelle giornate di afflusso più intenso. Un problema che accomuna Nardò a tutti gli altri comuni costieri di Puglia.
«Condivido pienamente l’iniziativa dell’assessore Natalizio – ha commentato l’assessore al Turismo, Giulia Puglia – perché non è tollerabile l’atteggiamento di questi furbetti dell’ombrellone. Per noi turismo è prima di tutto legalità, decoro e buon senso. La prossima ordinanza balneare dovrà consentirci di stroncare il fenomeno».