Sono ancora tante le ombre sulla morte di Noemi Durini, uccisa dall’ex fidanzato che ha confessato l’omicidio. Non è facile capire cosa sia accaduto quella maledetta domenica, quando la studentessa è uscita di nascosto dalla sua abitazione per salire sulla Fiat 500 del 17enne di Montesardo.
Aveva lasciato a casa cellulare e sigarette, probabilmente perché non immaginava di andare incontro al suo aguzzino. L’epilogo è noto a tutti e ora gli inquirenti stanno provando a ricostruire gli ultimi istanti di vita della 16enne di Specchia.
Anche i media, locali e nazionali si stanno occupano del caso. In tv come nelle strade del Salento non si parla d’altro. Nell’elenco non poteva mancare Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero che prova ad analizzare i principali casi di cronaca del nostro Paese.
Nella puntata andata in onda ieri su Retequattro, particolare scalpore ha creato l’intervista a Biagio, il padre del 17enne che si è auto-accusato del delitto.
«Sono stato ai servizi sociali per chiedere come mai questa ragazza fosse sempre fuori di casa e non fosse seguita dalla famiglia. Mi sono inginocchiato e ho detto: “Mi aiuti a trovare una struttura dove chiudere mio figlio, in modo che venga curato”. Se ne sono usciti con un “sarai contattato da un consultorio”. Consultorio che non si è fatto mai vivo» ha raccontato ai microfoni della trasmissione di punta di Retequattro.
A Biagio Noemi non piaceva, non lo ha mai nascosto. «Che questa ragazza fosse pericolosa per mio figlio me ne sono accorto quasi subito, perché era gelosa e morbosa. Non è vero che chiedesse il permesso per uscire di casa: usciva quando voleva. Tempo fa, poi, vengo a sapere che raccoglieva soldi per comprare una pistola e ammazzarci».
Anche il 17enne ha parlato di questo piano diabolico nella sua ultima confessione. Ha raccontato ai Carabinieri di aver ucciso la fidanzata per fermarla, per evitare che “sterminasse la sua famiglia”
«Adesso siamo passati che la mia è una cattiva famiglia, che non seguivo mio figlio e che Noemi invece era una brava ragazza. Ho pietà per lei. Per me era vittima della sua famiglia. Questa è la pura e sacrosanta verità. E quando ci sarà l’opportunità tirerò fuori vita morte e miracoli di questa famiglia».
«Ho cercato di salvarli tutti e due: sarebbe bastato che mi avessero ascoltato» ha concluso.