Non ce l’ha fatta l’operaio rimasto folgorato mentre lavorando ad un impianto fotovoltaico, nelle campagne di San Donato. La corsa in ospedale è stata, purtroppo, inutile. Le sue condizioni erano apparse fin da subito molto gravi, ma i medici del «Vito Fazzi» di Lecce, dove era giunto in codice rosso hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita. Alla fine, il suo cuore ha smeso di battere.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, pare che il 28enne di Martina Franca fosse impegnato a posare una cabina elettrica, quando il braccio meccanico del mezzo che stava manovrando, ha urtato contro un cavo dell’alta tensione. L’impatto ha generato una fortissima scarica elettrica che lo ha investito.
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 11.00 quando i colleghi hanno lanciato l’allarme, attivando la macchina dei soccorsi. Sul luogo dell’incidente sul lavoro si sono precipitati i medici del 118, ma la corsa disperata in ambulanza verso il Pronto Soccorso del Fazzi è stata, come detto, vana.
Il giovane operaio è morto poco dopo il suo arrivo a Lecce. I medici gli hanno praticato il massaggio cardiaco e la defibrillazione, ma il cuore del 28enne che aveva ripreso a battere per poco tempo, si è poi fermato definitivamente.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione locale, i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l’area e gli ispettori dello Spesal.
