Operazione Movida, l’ex portiere Petrachi rimane in carcere. Il gip: ‘Inquietante che si comporti così dopo la sentenza del processo Orione’

Il gip, attraverso apposita ordinanza, ha convalidato tutti gli arresti ‘ritardati’, disponendo anche quattro scarcerazioni

Rimane in carcere, l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi finito in manette nell’ambito dell’operazione «Movida».

Il gip Giulia Proto ha convalidato l’arresto “ritardato” per il 33enne di Melendugno e confermato la misura cautelare richiesta dal Procuratore Aggiunto Guglielmo Cataldi. La decisione del giudice è maturata a margine dell’udienza di convalida di ieri, durante la quale, Petrachi si è avvalso della facoltà di non rispondere. È accusato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Il gip Proto, afferma nell’ordinanza: “È davvero inquietante che neanche un mese dopo la sentenza di condanna per spaccio di droga (il riferimento è al patteggiamento del processo “Orione”, n.d.r.), l’indagato continui senza remora a perseguire in quella medesima condotta delittuosa a dimostrazione della totale mancanza di rispetto per i provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

Dopo il pronunciamento del giudice, l’avvocato Salvatore Donadei afferma: “Decisione molto discutibile in punto di diritto, naturalmente andremo immediatamente al Riesame, per ottenere ciò che il gip avrebbe dovuto e potuto fare. Lunedì mattina si provvederà, insieme al collega Raffaele Benfatto, a depositare relativa istanza”.

Le altre posizioni

Il gip, attraverso apposita ordinanza, ha convalidato tutti gli arresti, confermando il carcere con l’accusa di spaccio, per i parcheggiatori di una nota discoteca del Salento: Moreno Vonghia, 37enne; Roberto Patera, 41 anni, Graziano Romano, 40enne, tutti di Nardò.

Sono indagati anche per associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Restano dietro le sbarre inoltre: Andrea Montinaro, 44enne di Vernole e Giuseppe Schito, 41enne, di Lecce che rispondono solamente dell’accusa di spaccio. Il gip ha invece ha disposto la sostituzione della misura del carcere con i domiciliari, per Antonio Peciccia, 50enne di Lecce e Vito Sacco, 19enne di Porto Cesareo.

Il giudice ritiene sussistenti le esigenze cautelari ed i gravi indizi di colpevolezza.

Disposta, invece, l’immediata scarcerazione per: Adil Ghazi, 53enne di origini marocchine ma residente a Porto Cesareo; Luca Stefano Indirli, 20enne di Porto Cesareo e Carmelo Schillaci, 19enne di Nardò.

Inoltre, il gip ha scarcerato Marco Vetrugno, 41 anni di San Pietro in Lama, applicando soltanto il divieto di dimora a Nardò.

Gli arrestati sono assistiti dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Salvatore Donadei, Giuseppe Romano, Massimo Zecca, Cosimo D’Agostino, Pasquale De Monte, Gianpiero Geusa, Massimo Muci, Marco Luigi Elia, Federica Maglie, Tommaso Valente, Anna Inguscio, Paolo Cantelmo, Loredana Pasca.



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