Opere idrauliche effettuate con scavi nella roccia: irregolarità in un circolo di Santa Cesarea


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Continua senza sosta l’attività di vigilanza ambientale e demaniale ad opera dei militari del Compartimento Marittimo di Gallipoli. Dalle attività ispettive – eseguite nella giornata di ieri presso un circolo nautico sito in località  Fontanelle del Comune di Santa Cesarea Terme – sono emerse non poche irregolarità riguardanti la realizzazione di opere edilizie e manufatti contro le norme poste a tutela del demanio marittimo e delle zone sottoposte a vincolo paesaggistico. I militari della Guardia Costiera di Gallipoli infatti – congiuntamente al personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castro – dopo un’attenta e minuziosa analisi dei titoli autorizzativi e delle planimetrie relative alla concessione demaniale asservita al sopracitato circolo nautico, hanno sequestrato penalmente delle opere idrauliche non autorizzate. Realizzate – stando a quanto ritenuto dai militari costieri – mediante lo scavo e l’incasso nella parete rocciosa, il cui scarico sfociava direttamente in mare. Fatto, questo, accertato mediante l’utilizzo di “fluorescina sodica” dal personale, appositamente formato e specializzato in campo ambientale.

Oltre alle opere idrauliche sono stati posti i sigilli anche ad una pedana di oltre cento metri quadrati, la cui struttura portante in metallo era stata infissa nel fondale marino roccioso. Prima era stata applicata una foratura della medesima roccia. Per non parlare, poi,  degli scarichi non autorizzati di una piscina  che recapitavano direttamente in mare. Dell’acqua già sottoposta a processi di clorazione, alterando così il ph e la salinità naturale dell’ecosistema marino sottostante. Il presidente del circolo nautico oggetto dei controlli è stato deferito all’autorità giudiziaria per diverse ipotesi di reato, tra cui quella di distruzione e deturpamento di bellezze naturali (per aver realizzato opere in assenza dei previsti titoli concessori peraltro eseguite in zone sottoposte a vincolo paesaggistico). 

Nel giro di poche ore arrivano le precisazioni da parte del circolo nautico in questione, “F. Frisullo” Associazione Sportiva dilettantistica. Il presidente e il consiglio del circolo tengono a precisare infatti che “l’installazione del solarium rimuovibile sottoposto a sequestro (ininterrottamente montato e rimosso per tutte le estati a partire dall’anno 1993) per la corrente stagione è stata autorizzata dal Comune di Santa Cesarea”. In particolare, “gli ancoraggi dello stesso (rimovibili) utilizzati nel corrente anno sono quelli adoperati da oltre vent’anni".
 
Riguardo allo scarico in mare dell’acqua proveniente dalle docce, dal Circolo affermano che lo stesso “è effettuato attraverso canalizzazioni interne al getto di calcestruzzo di cui è dotata la piscina “Carmen Longo” fin dalla sua costruzione, risalente agli inizi degli anni sessanta”. E poi “l’utilizzazione delle docce – alimentate da acqua potabile e prevista con l’assoluto divieto di usare saponi o detergenti di qualsiasi natura – è consentita dalle normative vigenti perché assolutamente non inquinante”. Ancora “Il prelievo e lo scarico in mare dell’acqua marina con cui è riempita la piscina (pure effettuato attraverso canalizzazioni interne al getto di calcestruzzo esistenti fin dalla costruzione della struttura) sono regolarmente autorizzati da tutte le competenti autorità”.
 
Esprimendo piena fiducia nell’operato dell’Autorità Giudiziaria – prosegue la nota del Circolo – nella meritoria e cinquantennale storia dell’Associazione, i Soci, gli Atleti e tutti coloro che hanno avuto responsabilità direttive hanno sempre operato avendo a cuore, sopra ogni cosa, il rispetto del mare, dell’ambiente e del territorio di Santa Cesarea Terme”.