Parcheggiatori abusivi sul piazzale antistante il Vito Fazzi. Dopo gli esposti, scattano i controlli


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I parcheggiatori abusivi, si sa, hanno spesso dato grattacapi alle forze dell’ordine, tra corsi e ricorsi storici, in varie zone della città.

Da alcuni mesi, in particolare, stanno giungendo in  Questura  numerosi esposti da parte di cittadini che lamentano la presenza di parcheggiatori abusivi sul piazzale antistante al Vito Fazzi di Lecce.
 
Così, questa mattina una volante si è recata sul luogo segnalato dove effettivamente alle ore  9.10 è stato notato un 46enne leccese intento ad esercitare l’ attività di parcheggiatore, ovvero, indirizzava  alcuni automobilisti negli appositi posteggi con striscia bianca, quelli cioè, che “dovrebbero” essere gratuiti.
 
L’uomo, con in mano una busta in cellophane trasparente dalla quale si vedevano soldi in metallo, in via informale ha  riferito agli agenti che quasi tutti i giorni, dalle ore 07.00 fino alle ore 11.00, e comunque prima dell’arrivo di un  collega, è solito effettuare attività di parcheggiatore abusivo in quel  piazzale, spiegando che altri  “abusivi” proseguivano nella stessa attività  dalle 11.00 fino alle ore 12,30 circa e anche nelle ore pomeridiane. Insomma, una florida attività ben organizzata.
 
Il parcheggiatore abusivo è stato quindi sanzionato e gli è stata anche sequestrata la somma di 9.62 euro.
 
Da qui, la stessa volante alle ore 12 circa hanno fatto ritorno presso il  parcheggio di piazzale Muratore per verificare quanto era stato riferito alcune ore prima. È stata pertanto constatata la presenza di un altro individuo abbigliato quasi fosse un parcheggiatore autorizzato, ovvero, con pantaloni arancioni con strisce bianche catarifrangenti e con giubbino bianco e rosso. Si trattava di S. G. 36enne, già noto alle forze dell’ordine che ha confermato di essere giunto in quel parcheggio alle ore 10.30 prendendo “regolare servizio”.
 
Da successivi accertamenti è emerso che il secondo parcheggiatore percepiva una pensione di invalidità civile di 900 euro. Anche per quest’ultimo sono scattati la sanzione e il sequestro di 40.66 euro in monete.